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Il premier Giuseppe Conte ha annunciato, questa sera, in conferenza stampa di aver firmato il Dpcm 1 aprile 2020 che proroga fino al 13 aprile p.v. le misure fin qui adottate dal Governo per le misure di contenimento del contagio da Covid-19.

 

 

Roma, Palazzo Chigi, 1 aprile 2020 – Il presidente Conte ha detto: «Il nostro Paese sta attraversando la fase acuta dell’emergenza coronavirus. Oggi abbiamo superato 13.155 decessi. Questa è una ferita che ci addolora particolarmente, che mai potremo sanare. Ecco, non siamo nella condizione, lo voglio chiarire, di poter allentare le misure restrittive che abbiamo disposto. Non siamo nella condizione di poter alleviare i disagi e di risparmiare i sacrifici a cui si è sottoposti,» ha proseguito Conte.

«Siamo sempre in stretto contatto con gli esperti del Comitato tecnico-scientifico», ha aggiunto il presidente, «i quali ci rappresentano che si iniziano a vedere gli effetti positivi delle misure restrittive sin qui adottate. Ma, ripeto, non siamo ancora nella condizione di potere iniziare ad abbracciare una prospettiva diversa.»

Poi gli è stato chiesto da un giornalista, in teleconferenza, se era compresa nel nuovo decreto “l’ora d’aria” per i bambini, di cui si è parlato molto in questi giorni. Il presidenti ha chiarito che si tratta di una interpretazione fatta da qualcuno, poi diramata dai mass-media, ma non è menzionata nel decreto, precisando: «Come ho detto all’inizio del discorso per ora rimangono le limitazioni del decreto di marzo, ovvero i bambini possono uscire con un genitore facendo quattro passi nell’ambito dell’abitazione non superando i 200 metri. Purtroppo, capisco che queste sono misure restrittive, difficili da sopportare, ma la salute, come recita la nostra costituzione, è la prima cosa a cui dobbiamo tenere.» ha concluso Conte.

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