Ieri sera il Premier, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo dpcm 10/4/’20 con il quale sono state prorogate, fino al prossimo 3 maggio, le misure restrittive fino a oggi messe in atto per il contenimento dell’emergenza Covid-19.
Roma, 11 aprile 2020 – Il Presidente Conte, ieri sera, in conferenza stampa da Palazzo Chigi ha detto: “Una decisione difficile, ma necessaria di cui naturalmente mi assumo tutta la responsabilità politica. E’ una decisione che ho assunto dopo diversi incontri tenuti con la squadra dei Ministri, con gli esperti del nostro comitato tecnico-scientifico, con le Regioni, le Province e i Comuni, con i sindacati, il mondo delle imprese, dell’industria, con le associazioni di categoria.”
“Il comitato tecnico-scientifico”, ha proseguito Conte, “ci ha dato una conferma: i segnali della curva epidemiologica sono incoraggianti. Ci sono evidenti indicazioni che le misure di contenimento, fin qui adottate dal Governo, stanno dando dei frutti, ma proprio per questo non possiamo vanificare gli sforzi fin qui compiuti. Dobbiamo compiere questo ulteriore sforzo. Dobbiamo continuare a rispettare le regole anche in questi giorni di festa. Dobbiamo continuare a mantenere le distanze sociali.”
Novità contenute nel nuovo Dpcm per alcuni negozi dal 14 di aprile
A partire dal prossimo 14 aprile, sarà consentita l’apertura di cartolerie, librerie e negozi di vestiti per bambini e neonati, e vengono inserite tra le attività produttive consentite la silvicoltura e l’industria del legno.
Istituzione di gruppo di lavoro di esperti
Il Premier Conte poi ha parlato della “fase 2”, dichiarando che il Governo si impegna a far ripartire, al piùpreso possibile, il sistema produttivo mettendo in atto un programma articolato fondato su due pilastri: l’istituzione di un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tale Comitato, composto da esperti in materia economica e sociale, sarà guidato da Vittorio Colao e avrà il compito, in sinergia con il Comitato tecnico-scientifico, di studiare ed elaborare misure necessarie per una graduale ripresa nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive, anche attraverso l’individuazione di nuovi modelli organizzativi e relazionali, che tengano conto delle esigenze di contenimento e prevenzione dell’emergenza da covid-19.