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I dati della Protezione Civile di martedì 20 aprile segnano un  netto calo dei contagi da covid-19: Positivi: 107.709 casi (528 in meno) di cui: 2.471 in terapia intensiva (102 in meno), 24.134 ricoverati con sintomi (772 in meno), 81.104 in isolamento domiciliare senza sintomi o sintomi lievi; guariti: 51.600 (+ 2.723); decessi: 24.648 (+534). Donazioni raccolte dal CC Protezione Civile: 125.522.639 euro.

 

22 aprile 2020 – Netto calo dunque dei contagi da covid-19, ma non bisogna abbassare la guardia, raccomandano dalla Protezione civile.

Da un recente studio è emerso che il coronavirus è più aggressivo e letale negli uomini rispetto alle donne. Infatti, nel continente asiatico, il tasso di mortalità negli uomini  è superiore a quello delle donne con un rapporto pari al 4,7% nei primi e al 2,8% nelle seconde. Tale risultato è stato confermato anche in Italia, dove le donne che si ammalano sono poco meno della metà rispetto agli uomini

Lo studio

Il motivo per il quale il virus colpisca di più  gli uomini è stato riscontrato analizzando i testicoli di questi ultimi, come ha evidenziato lo studio condotto da un team di ricercatori indiani e americani e pubblicato su Medrxiv. Nel corso di tale studio, i ricercatori,  guidati da Aditi Shastri, oncologa presso il Montefiore Medical Center & Albert Einstein College of Medicine di New York, hanno scoperto, tenendo sotto osservazione due gruppi costituiti da 48 uomini e 20 donne, che queste ultime guarivano dal coronavirus due giorni prima degli uomini.

Clearance virale ritardata negli uomini

Il motivo per il quale i primi guarivano dopo delle seconde, come si legge nella relazione finale, sta nel fatto che il virus si  rifugia nei testicoli, il cui ambiente sembra si sia dimostrato ad esso favorevole, proteggendolo dall’attacco del sistema immunitario. Inoltre, lo studio ha dimostrato che il virus, all’interno dei testicoli, si lega alla proteina ACE2 (presente  anche nei polmoni, nello stomaco, nell’intestino e nel cuore), causando la cosiddetta “clearance virale ritardata”, ovvero la ritardata evacuazione del virus nei pazienti di sesso maschile.

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