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Si è svolto oggi, al Presidio Medico Avanzato dell’ASST Papa Giovanni XXIII, alla Fiera di Bergamo, il saluto al contingente russo, arrivato in aiuto alla fine di marzo, per l’emergenza coronavirus, nell’ambito della missione “Dalla Russia con amore”. 

 

Bergamo, 7 maggio 2020 – I militari del contingente russo torneranno in patria domani, dopo aver dato un contributo importante all’Ospedale di Bergamo e a tante altre strutture e istituzioni bergamasche per l’emergenza coronavirus.

Più di un mese al servizio dei degenti in terapia intensiva

32 sanitari russi, 28 medici e 4 infermieri, dopo un periodo di training al nosocomio bergamasco, hanno lavorato al Presidio della Fiera dal 6 aprile a oggi, occupandosi in particolare dei pazienti ricoverati in terapia intensiva.

Grazie al contingente russo e in particolare al personale sanitario”, ha dichiarato Maria Beatrice Stasi (in foto), direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII, “che ci ha supportato nel nostro Presidio medico avanzato fin dal primo giorno della sua apertura, dando un contributo fondamentale nella gestione dei pazienti, in particolare quelli più gravi. Abbiamo fatto un lavoro importante e siamo un esempio di integrazione tra diverse istituzioni”, ha proseguito Stasi, “che hanno dimostrato di saper lavorare insieme per dare una risposta veloce e qualificata ai bisogni di un territorio travolto da un’emergenza senza precedenti.”

L’inizio  della Fase 2 al presidio ospedaliero in Fiera

La partenza dei militari russi coincide con l’avvio, per il Papa Giovanni XXIII, di una fase 2, dove il Presidio medico avanzato, presso la locale fiera, se opportunamente sostenuto da Protezione civile e ANA, resterà per supportare una eventuale urgenza di posti letto. Attualmente sono ricoverati 34 pazienti di cui 6 in terapia intensiva e 28 in degenza a bassa intensità.

“Fortunatamente a oggi la pressione per i ricoveri è terminata”, ha aggiunto il d.g., “ma il presidio in Fiera non perderà la sua funzione, che è quella di restare prudenzialmente allestito in vista di una possibile ripresa del virus, e di essere impiegato per tutti quei bisogni, ambulatoriali soprattutto, legati alla Fase 2. Il Covid è una malattia che richiede anche controlli successivi alla dimissione e grazie a questa struttura avremo ulteriori spazi da utilizzare in tal senso.” conclude Maria Beatrice Stasi.

Autorità civili e militari presenti alla cerimonia di saluto

Erano presenti alla cerimonia di saluto, il prefetto di Bergamo, Enrico Ricci; gli assessori regionali, Claudia Terzi e Pietro Foroni; il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori; il comandante del contingente russo, generale maggiore Sergey Kikot; il generale di corpo d’armata dell’Esercito italiano, Giuseppenicola Tota, comandante  delle Forze operative terrestri di supporto; il direttore sanitario del Papa Giovanni XXIII, Fabio Pezzoli; Oliviero Valoti, responsabile sanitario del presidio ospedaliero alla Fiera di Bergamo; Sergio Rizzini, direttore generale della Sanità Alpina; la presidente di Emergency, Rossella Miccio; la responsabile del gruppo della ONG, presente a Bergamo, Gina Portella.

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