Il crollo del mercato del lavoro nella bergamasca, causato dalla pandemia da coronavirus ha colpito le fasce più deboli della società: donne, giovani e stranieri.
Bergamo, 5 giugno 2020 – La Provincia di Bergamo ha pubblicato l’aggiornamento al mese di aprile del mercato del lavoro che analizza le comunicazioni obbligatorie di assunzioni e cessazioni nell’anno 2020, e che illustra il primo impatto del Covid-19 sul mercato del lavoro di Bergamo. Per l’elaborazione e il commento dei dati si ringrazia il dott. Paolo Longoni.
Nei primi due mesi, marzo e aprile, dell’emergenza Covid-19 si può stimare una perdita di oltre 6mila posizioni di lavoro dipendente in provincia di Bergamo, dovuta al crollo delle nuove assunzioni e al mancato rinnovo dei contratti temporanei. La più colpita finora è la componente precaria dell’occupazione, in particolare tra le professioni del commercio e dei servizi. Ma la flessione riguarda tutti i settori e i territori della provincia e della Regione.
Le fasce sociali più colpite sono le donne, i giovani e gli stranieri.
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