La Polizia di Stato della Questura di Bergamo ha tratto in arresto Lyudmyla Dobrovanova, nata in Ucraina nel 1969, in quanto responsabile del reato di ricettazione, e sventa una truffa del valore di 20.000 euro.
Bergamo, 11 giugno 2020 – L’attività d’indagine ha preso spunto da una denuncia posta in essere da un imprenditore della provincia di Napoli, che ha segnalato, presso un Commissariato della Provincia partenopea, che una somma di 20.000 euro, che lo stesso aveva versato da un conto corrente della propria società, verso un secondo conto corrente, anch’esso intestato alla medesima ditta, non era mai andato in porto.
Somma transitata in un altro conto corrente
Immediati accertamenti bancari avevano consentito di verificare che la somma in questione era invece stata accreditata, senza alcuna ragione, in un conto corrente sito presso un Istituto bancario avente sede a Lovere (BG), ed intestato alla predetta cittadina ucraina, tramite una verosimile attività fraudolenta compiuta online.
Partono le indagiani della Squadra Mobile di Bergamo
Pertanto veniva richiesto alla competente Autorirà giudiziaria il sequestro della somma di denaro, e la Sezione “Reati contro il Patrimonio” della Squadra Mobile di Bergamo iniziava una celere attività d’indagine finalizzata ad appurare il modus operandi dell’autrice del reato, e a evitare che lo stesso venisse portato a compimento.
Le indagini consentivano di appurare che la donna era realmente esistente, e che il conto corrente in questione, sul quale era confluita la somma di denaro fraudolentemente stornata dal conto corrente della ditta campana, era stato attivato da circa un mese.
Appostamento della polizia presso Istituto bancario
Pertanto, al fine di porre in essere la condotta illecita della donna, veniva predisposto, per più giorni, un servizio di appostamento e, nel corso della tarda mattinata di ieri, la donna veniva notata mentre faceva accesso al predetto Istituto bancario, al fine di prelevare la somma richiedendo al personale l’emissione di un assegno circolare intestato alla sua persona.
Arresto della donna ucraina
Poco prima che la stessa potesse incassare il titolo, gli agenti della Squadra Mobile provvedevano a bloccarla, traendola in arresto.
La donna è stata quindi tradotta, su disposizione della Procura di Bergamo, presso la casa circondariale di questa via Gleno.
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