Prende il via all’Università degli Studi di Bergamo la campagna di screening sierologico per la lotta alla diffusione del Covid-19 nell’Ateneo, a garanzia della massima sicurezza per la comunità accademica e il personale tecnico-amministrativo.
Bergamo, 18 giugno 2020 – Da oggi, presso la sede dell’Università di via dei Caniana, il personale docente e tecnico amministrativo ha la possibilità di sottoporsi a test sierologico, in maniera del tutto gratuita e volontaria. In seguito alla compilazione di un questionario anagrafico-anamnestico, ai partecipanti viene effettuato il prelievo di sangue venoso sul quale verrà ricercata, con metodo immunocromatografico, la presenza degli anticorpi IgM e IgG contro il virus, permettendo di capire chi ha già contratto l’infezione da SARS-CoV-2.
Tampone rinofaringeo a chi risulta test sierologico positivo per la ricerca di SARS-CoV-2
Qualora i test sierologici evidenziassero l’infezione in atto per la presenza di anticorpi IgM, è previsto un percorso assistenziale per i soggetti risultati positivi i quali verranno sottoposti a tampone rinofaringeo per la ricerca di SARS-CoV-2 e a tutti i provvedimenti successivi che si rendessero necessari sulla base dei protocolli in vigore.
Un’operazione molto importante che il rettore dell’Università, Remo Morzenti Pellegrini, ritiene indispensabile per affrontare la fase 3 in tutta sicurezza: “L’ateneo ha deciso di eseguire, a proprio carico”, commenta il rettore, “i test e i tamponi molecolari di controllo a chi ha un test sierologico positivo agli anticorpi perché, a solo un mese di distanza dal termine del lockdown, riteniamo sia fondamentale mantenere una sorveglianza attiva, al fine di garantire sicurezza a tutta la comunità accademica e minare alla base la possibilità di un contagio di ritorno. Abbiamo riscontrato sin da subito un manifesto interesse all’iniziativa: ha aderito immediatamente il 70% del personale, corrispondente a circa 400 dipendenti dell’Ateneo, i quali saranno sottoposti ai test a gruppi da 50, fino a esaurimento della campagna,” conclude Remo Morzenti Pellegrini.
Continua la vaccinazione anti-meningococco
L’università conferma l’impegno in favore alla salvaguardia della salute. Al termine della campagna in corso, darà infatti seguito a quella in favore delle vaccinazione anti-meningococco, rivolta a docenti e personale tecnico-amministrativo avviata a inizio anno ma sospesa a causa della pandemia.
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