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Sette reti per affrontare in modo sinergico l’eventuale seconda ondata. Nasce Ugoretec, l’Unità di governo delle reti territoriali per affrontare il Covid-19.

Bergamo, 23 giugno 2020 – Anche se il coronavirus sta costantemente regredendo con un numero sempre inferiore di contagi in provincia di Bergamo, l’Agenzia di Tutela della Salute e tutti gli attori del territorio (Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, Ordine delle Professioni Infermieristiche, Ordine dei medici e degli Odontoiatri, Ordine dei Farmacisti, Federfarma, FIMMG, Cooperativa OSA, Confcooperative, Cooperativa MMG – Iniziativa Medica Lombarda, Ordine delle Professioni Sanitarie, Consiglio Regionale Ordine degli Assistenti Sociali Lombardia, Associazioni RSA, Reti Territoriali ASST) non abbassano la guardia e preparano il piano per l’autunno, con l’obiettivo di essere pronti nel caso di un ritorno del Covid-19.

Ugoretec, l’Unità di governo delle reti territoriali per il Covid

Il punto di partenza è Ugoretec, l’Unità di governo delle reti territoriali per il Covid, la forma di raccordo delle varie reti che sono sorte per affrontare le diverse problematiche imposte dal virus, che ha consentito di ottenere importanti risultati nei momenti cruciali dell’emergenza: dal reperimento dell’ossigeno ai Covid-hotel, dall’assistenza sanitaria territoriale a quella sociale.

“A partire da quell’esperienza”, spiega Massimo Giupponi (in foto), direttore generale di ATS Bergamo, “che ha messo a sistema le competenze di ciascun componente favorendo sinergie che hanno portato a una migliore gestione sul territorio di Bergamo dell’emergenza legata al coronavirus, tutti i partecipanti hanno deciso di mantenere questo modus operandi in vista dell’autunno. Sono state quindi individuate sette reti di intervento” prosegue Giupponi, “in cui coinvolgere, per competenza, i diversi stakeholders che hanno manifestato la loro disponibilità a collaborare con ATS: assistenza territoriale, sorveglianza, vaccinazioni, ossigenoterapia e farmaci, RSA/strutture sociosanitarie/degenze intermedie, comunicazione e approvvigionamenti/logistica. Ogni rete ha un referente dell’Agenzia di Tutela della Salute come punto di riferimento,” conclude il direttore generale.

Il Piano emergenza autunno

Nel corso del mese di luglio ciascuna rete avrà in calendario tre incontri: il primo per confrontarsi sui temi di competenza di ciascuna di esse e per avanzare le prime proposte, il secondo per condividere e analizzare le proposte stesse, il terzo per definire i progetti operativi. I contributi di ciascuna rete confluiranno, alla fine di luglio, nel Piano emergenza autunno che verrà sottoposto all’approvazione di tutti.

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