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Proseguono le indagini dei pm di Milano sulla fornitura di camici a Regione Lombardia da parte di Dama Spa, l’azienda di Andrea Dini, cognato del Governatore della Lombardia, Attilio Fontana.

Milano, 14 luglio 2020 – Secondo i pm della Procura di Milano, la prova per la fornitura di camici per 500mila euro – da parte della società legata alla famiglia del presidente della Lombardia Attilio Fontana, che vede indagati Dini, cognato di quest’ultimo e l’ex dg di Aria Filippo Bongiovanni, per turbata libertà nella scelta del contraente – sarebbe in una mail dalla quale si evince che la fornitura era stata commissionata e non si trattava affatto di una donazione e che, inoltre, il contratto sarebbe stato trasformato, in corso d’opera, con lo storno di fatture non per donazione, ma perché è stato paventato il conflitto di interessi.

Proseguono, intanto, le indagini dei pm per accertare se il governatore Fontana abbia avuto un ruolo attivo nella faccenda.

Ordine di integrazione di Raffaele Cattaneo

Da tali indagini è anche emerso che è stato l’assessore Raffaele Cattaneo a chiedere, il 22 aprile scorso, tramite Aria (centrale acquisti regionale) una integrazione della prima fornitura di 75 mila camici con ulteriori 200.000 pezzi a Dama Spa, l’azienda di Andrea Dini.

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