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Fin dall’approvazione della Legge regionale del 2005 sulla “Disposizione per la tutela delle persone ristrette negli Istituti Penitenziari della Regione Lombardia”, molti sono stati i progetti di inclusione sociale per le persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria (adulti e minori) che hanno visto coinvolti gli Ambiti Territoriali, ed il Comune di Bergamo come ente capofila, oltre ad altri soggetti del Terzo Settore.

Bergamo, 1 agosto 2020 – Grande è stata l’attenzione posta a tale tema dal Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e dalla Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus fin dal 2014, con i bandi progettuali sulla Grave Marginalità, e, oggi, con il Bando sull’Area Penale adulti previsto nel protocollo d’intesa sottoscritto, il 30 aprile 2020, dallo stesso Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci e ATS Bergamo, Casa Circondariale di Bergamo, Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Bergamo, Ass. Carcere e Territorio, Caritas Bergamo, Fondazione della Comunità Bergamasca, Fondazione Azzanelli Cedrelli, Fondazione Istituti Educativi, Fondazione MIA.

Popolazione carceraria della casa circondariale di via Gleno

Presso la casa Circondariale di Bergamo (dati al 30 aprile 2020) sono presenti 413 detenuti di cui 379 maschi e 34 donne. La popolazione straniera è rappresentata da 221 detenuti provenienti da diverse nazionalità. Le persone con problemi di tossicodipendenza rappresentano il 50% di tutta la popolazione carceraria e, infine, 1/5 detenuti è senza fissa dimora.

Progetto a sostegno di persone in esecuzione penale che hanno figli minori

Questo bando si pone l’obiettivo di realizzare azioni per l’inclusione sociale, abitativa e lavorativa di persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria attraverso quattro settori d’intervento: accoglienza e inserimento abitativo (percorsi individuali protetti e supportati per la sperimentazione di abilità lavorative); accompagnamento e inserimento lavorativo (progetti individualizzati di accompagnamento al lavoro); sostegno alle reti familiari e relazionali (progettualità a sostegno delle famiglie di persone in esecuzione penale che hanno figli minori); attività trattamentali interne al carcere (progetti socio educativi, lavorativi, sportivi, culturali e musicali).

Il bando rappresenta la fase conclusiva di un percorso innovativo – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali e presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, Marcella Messina (in foto) – che ha visto la partecipazione corale di tutti i soggetti coinvolti nell’opera di risocializzazione delle persone in esecuzione penale.”

“Grazie a questa importante esperienza – prosegue – messa in campo da soggetti pubblici e privati, sarà certamente possibile superare la frammentazione degli interventi, spesso causa di inefficacia delle politiche a sostegno delle fasce più fragili, e raggiungere con maggiore determinazione l’obiettivo di inclusione sociale che ci siamo prefissi.”

Questo protocollo d’intesa – spiega la direttrice della Casa Circondariale di Bergamo, Teresa Mazzotta (in foto) – rappresenta l’auspicata evoluzione di un’importante collaborazione tra l’Istituto penitenziario di Bergamo e i firmatari che, a vario titolo, operano nel settore dell’esecuzione penale per adulti.”

Il protocollo rappresenta una vera e propria ‘galassia’ di attori – continua – che, per la loro natura, specificità, professionalità e competenza garantiscono importanti progettualità rivolte ‘alla rieducazione del condannato’ come prescrive l’art. 27 della nostra Costituzione.”

Il raggiungimento dell’obiettivo rieducativo – aggiunge – è un traguardo complesso e ricco di situazioni multi-problematiche che il nuovo approccio garantito dal protocollo, e dai suoi firmatari, potrà certamente affrontare con migliore efficacia.”

L’Assessore alle politiche sociali del Comune di Bergamo Marcella Messina – afferma il Presidente del Comitato Carcere e Territorio Fausto Gritti (in foto) – ha portato a sintesi l’impegno di diverse Fondazioni bergamasche, del Comune di Bergamo, della Caritas Diocesana e di altri Enti che da anni sostengono i progetti di inserimento sociale e lavorativo di persone in esecuzione penale realizzati dall’Associazione Carcere e Territorio.”

Il risultato di tale percorso è il progetto ‘In & Out’ – prosegue – di cui è capofila la Fondazione Opera Bonomelli, che ha come luogo di riferimento principale la Casa Circondariale di Bergamo, ma non solo. Il finanziamento ottenuto consentirà per l’anno 2020 la tenuta di un’esperienza decennale insostituibile,” conclude Fausto Gritti.

Il progetto ‘In & Out’

Attraverso il progetto ‘In & Out’ si intende orientare e accompagnare persone sottoposte a misure limitative dalla libertà personale verso soluzioni abitative e lavorative in grado di favorire processi di reinserimento sociale e di acquisizione di autonomia individuale. La progettualità è rivolta a soggetti segnalati dalle diverse realtà territoriali, che entrano in contatto con la popolazione carceraria, su apposito sito on line.

Sei gli obiettivi: orientamento del soggetto al lavoro; acquisizione e consolidamento competenze professionali e trasversali, tramite tirocini propedeutici all’inserimento lavorativo all’interno di una rete di contesti ospitanti coinvolti nel progetto; stabilizzazione delle possibilità lavorative attraverso la stipula di contratti di lavoro; orientamento del soggetto all’abitare; accompagnamento del soggetto durante la fase di sperimentazione abitativa; mediazione linguistico-culturale.

Risorse disposte dal progetto

Attualmente il Bando sull’Area Penale adulti dispone di 150.000,00 euro (Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci – Ambiti distrettuali/Territoriali 30.000 euro; Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus 60.000 euro; Caritas Diocesana Bergamasca 30.000; Fondazione Istituti Educativi di Bergamo Euro 25.000; Fondazione Azzanelli Cedrelli Celati e per la Salute dei Fanciulli con Euro 5.000) a cui si aggiungono 30.000 della Fondazione MIA. I partner progettuali Tra i partner progettuali: Fondazione Opera Bonomelli (Capofila), Comitato Carcere e Territorio, Associazione Consorzio Mestieri Lombardia, CSA COESI centro servizi di riferimento di Confcooperative Bergamo, la casa Circondariale di Bergamo, la Cooperativa Ruah, la Fondazione Calepio e l’Ambito di Bergamo.

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