Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il Dpcm che proroga per trenta giorni, ovvero fino al 7 ottobre, le misure precauzionali per contrastare e contenere il diffondersi del Covid-19 contenute nel Dpcm 7 agosto 2020. Novità: autocertificazione per l’ingresso in Italia da Paesi ritenuti a rischio contagio.
Roma, 7 settembre 2020 – Il nuovo Dpcm, firmato dal premier Giuseppe Conte, come si è visto, proroga di ulteriori 30 giorni le norme che contengono le misure anti-Covid.
“Nel nuovo Dpcm le norme sono tutte confermate – spiega, Roberto Speranza, ministro della Salute – anche quelle che riguardano il ballo. Tali norme sono vigenti dal 16 agosto e le prorogheremo per altri 30 giorni.”
“il Governo nazionale non ha mai riaperto le discoteche – prosegue Speranza – lo hanno fatto alcune Regioni che ne avevano la facoltà, ma noi siamo intervenuti per richiuderle. E il Dpcm firmato oggi proroga tutte queste misure che erano già in vigore: sono e restano chiusi quindi sia le discoteche che gli stadi.”
Novità: autocertificazione per l’ingresso in Italia di persone provenienti da Paesi ritenuti a rischio contagio
Tra le poche novità rispetto al Dpcm del 7 agosto scorso, l’autocertificazione per l’ingresso in Italia di persone provenienti da Paesi finora a rischio di contagio COVID per attestare che si risiederà presso una persona, anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva.
Il succitato documento servirà anche per la comunicazione alle aziende sanitarie locali e sarà, inoltre, obbligatorio un lockdown di due settimane.
I Paesi dai quali era stato posto il divieto di ingesso in Italia
Gli Stati da cui era vietato l’ingresso in Italia sono: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana, Kosovo, Montenegro, Serbia e Colombia. Per tutti gli altri Stati valgono le regole già in vigore: chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna deve fare obbligatoriamente il tampone. Chi arriva da Romania e Bulgaria deve stare in quarantena. Isolamento fiduciario anche per chi proviene da Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay.
Altre misure anti covid che rimangono in vigore
Riguardano l’uso delle mascherine, obbligatorie nei luoghi chiusi e all’aperto dove non si può mantenere il distanziamento, il divieto di assembramento e il limite di capienza all’80 per cento per i trasporti pubblici. Inoltre è allo studio, come sta facendo il Giappone, un piano per ridurre l’uso del contante, possibile veicolo di contagio del coronavirus.