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In foto: un momento dell’attività ginnica degli over 65 iscritti al progetto “AFA”

Dopo lo stop forzato, dovuto all’emergenza da Covid-19 e al conseguente lockdown, torna il progetto AFA (Attività Fisica Adattata) OVER 65, coordinato dall’Università degli Studi di Bergamo e dal CUS Bergamo in collaborazione con numerosi enti territoriali della provincia bergamasca, tra cui diversi Comuni e associazioni, Ats Bergamo e Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Bergamo.

Bergamo, 21 settembre 2020 – Progetto che in realtà non si è mai fermato del tutto: nei mesi dell’emergenza, i trainer seguivano a distanza, con video e schede di esercizi, gli utenti iscritti al programma, aiutandoli non solo sul piano fisico, ma anche dal punto di vista mentale e psicologico.

Ginnastica preventiva adattata per persone over 65

L’AFA over 65 è infatti un progetto di ginnastica preventiva adattata per persone over 65, utile per combattere sedentarietà e fastidi fisici, ma anche per socializzare, promuovere uno stile di vita sano e per prevenire le cadute grazie a esercizi mirati studiati dai trainer del Cus Bergamo che due volte a settimana guidano corsi di ginnastica nei Comuni della provincia.

Rispetto di misure anticovid per una ginnastica in sicurezza

Nonostante l’emergenza da Covid-19, a oggi sono 35 i comuni aderenti al progetto (altri 8 sono al lavoro per risolvere problematiche organizzative), che inizierà ufficialmente il 14 settembre (anche se in diversi comuni partirà a metà ottobre per adeguamento degli spazi). Numerose le novità introdotte per rispettare le prescrizioni anti Covid: in ogni sede è stato infatti istituito un protocollo ad hoc che tiene conto degli spazi e delle diverse attrezzature presenti. Per garantire la sicurezza degli utenti, che per età e patologie rientrano nella fascia più a rischio, dovrà essere assicurata la distanza di 2,5 metri gli uni dagli altri, postazioni predefinite per una ginnastica “sul posto” e l’igienizzazione delle attrezzature e delle postazioni utilizzate. 

La ripartenza di questo progetto – spiega Remo Morzenti Pellegrini (in foto), rettore dell’Università degli Studi di Bergamo – è un importante segnale di ripresa e attenzione verso una categoria che negli ultimi mesi è stata duramente colpita dall’emergenza Covid-19.”

Un’emergenza che non è ancora finita – prosegue – ma che come Università di Bergamo stiamo affrontando con grande attenzione, prudenza e con una grande voglia di normalità. Le modalità di applicazione dell’Attività Motoria Preventiva Adattata saranno sicuramente diverse, ma garantiranno ai nostri anziani momenti di attività fisica e in molti casi conforto dalla solitudine in totale sicurezza.”

Questo ci spinge a proseguire in questo percorso – aggiunge il rettore – che negli anni ha raccolto sempre più adesioni e rientra a pieno titolo nella cosiddetta terza missione dell’Università, ovvero essere parte integrante del territorio, della comunità, della nostra provincia.”

“Nelle ultime settimane – sottolineaa Stefano Tomelleri (in foto), presidente del Comitato per lo Sport Universitario di Unibg – tutti gli attori protagonisti hanno lavorato con grande impegno per permettere la ripartenza in totale sicurezza dei corsi.”

A oggi possiamo confermare che l’attività riprende nella maggior parte delle sedi (circa l’80%) – continua – in ognuna delle quali abbiamo stabilito protocolli di sicurezza personalizzati. Abbiamo ripensato a tutti i corsi così da evitare contatti ravvicinati e garantire una distanza anche superiore rispetto a quella prevista dalla legge.

Le modalità saranno differenti, ma non lo spirito con cui ci approcciamo ad un obiettivo importantissimo: invogliare gli over 65 a fare attività motoria, meglio se in compagnia. Un obiettivo oggi più che mai fondamentale – prosegue Tomelleri – dopo lunghi mesi di inattività, paura e, spesso, solitudine.”

A causa dell’emergenza da coronavirus, siamo stati per lunghi periodi in casa – dichiara Massimo Giupponi (in foto), direttore generale di ATS Bergamo –. ”

I rischi per la salute psico-fisica legati all’inattività riguardano tutti – posegue – ma in particolare sono maggiormente esposte le persone anziane per questo il progetto di attività fisica adattata over 65, ormai consolidato e attivo in diversi comuni del nostro territorio, rappresenta in questo particolare momento uno strumento concreto per affrontare il ritorno alla normalità mettendo in primo piano la prevenzione, garantendo costantemente i protocolli per il contenimento del contagio da covid-19.”

“Il lockdown ha costretto la popolazione anziana e fragile a un pesante isolamento sotto il profilo fisico e psicologico – commenta Guido Marinoni (in foto), presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Bergamo –.”

La ripresa dell’«Attività Fisica Adattata» – continua – assume quindi in questo momento un importante significato, sia sul piano pratico che su quello simbolico. È il segnale della nostra capacità di adattarci alla convivenza con il virus, convivenza che sarà ancora lunga, ma che non dovrà fermarci e in particolare non dovrà limitare le possibilità di miglioramento sociale e fisico delle persone più fragili.”

L’Ordine che io presiedo – aggiunge – è orgoglioso di essere partner di questa iniziativa, che ha contribuito a promuovere sin dall’inizio e che ora rappresenta un importante presidio per la popolazione anziana, la più dolorosamente colpita dalla pandemia,” conclude il presidente Marinoni.

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