L’avvocato difensore: “Spettava al Comune notificare la morte dell’anziano”
Il PM: “Avrebbe dovuto avvisare il Comune e gli enti erogatori della pensione”
Varese, 25 settembre 2020 – Una settantacinquenne, residente a Morazzone (Varese) e’ accusata di essersi intascata, per un periodo di 24 anni, la pensione del vicino morto nel 1994.
Chiesta la condanna a 2 anni e mezzo di reclusione
Per tale ragione, il pm di Varese, Massimo Politi, ha chiesto una condanna a due anni e mezzo per la donna che viveva a Castronno insieme all’anziano deceduto che le aveva lasciato l’immobile dove risiedeva in cambio della sua assistenza dal momento che non aveva parenti.
La donna era anche cointestataria del suo conto corrente
Quando l’anziano morì, non fu fatta alcuna segnalazione né all’Inps né all’Inail. Così sul conto corrente continuarono ad arrivare la pensione, la reversibilità e anche una rendita per infortunio sul lavoro, in totale 369.204 mensili dal momento della morte dell’anziano fino al 2018 quando la vicenda venne alla luce.
Il legale della donna, accusata di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, ha sostenuto che “Spettava all’Anagrafe e non alla mia assistita notificare la morte”, mentre secondo il pm, “Visto che sul conto cointestato venivano accreditate rendite che non le spettavano, avrebbe dovuto avvisare sia il Comune sia gli enti erogatori della somma accreditata sul suo conto corrente”.