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E’ stato recentemente approvato in Consiglio comunale il nuovo regolamento per la concessione degli orti su terreni di proprietà comunale che introduce alcuni significativi cambiamenti su vari fronti.

Bergamo, 13 ottobre 2020 – La “classificazione” degli orti che identifica tre tipologie, è la seguente: orti urbani, appezzamenti di terreno presenti all’interno del tessuto urbano e/o di parchi, giardini ed aree verdi cittadine che vengono assegnati a singoli cittadini e assolvono all’obiettivo di favorire l’aggregazione sociale o anche il sostegno alle categorie sociali più fragili; orti collettivi, appezzamenti di terreno destinati ad associazioni senza scopo di lucro che consentono anche a chi non ha sufficienti conoscenze tecniche di beneficiare della conoscenza e della relazione con altre persone, oltre che dei prodotti di un lavoro collettivo; orti didattici,  aree verdi poste all’interno di giardini riservati ai plessi scolastici o aree esterne alla scuola regolate da apposita convenzione, destinate alla formazione di studenti a pratiche ambientali sostenibili.

Criteri di assegnazione degli orti urbani

La seconda novità introdotta dal nuovo regolamento riguarda i criteri di assegnazione, in particolare, degli orti urbani per i quali, in caso di parità di punteggio nella graduatoria, viene data la precedenza alla persona più giovane. Favorite anche le famiglie numerose, quelle con difficoltà economiche e, per le associazioni, quelle con il numero maggiore di iscritti e di legami con altre realtà del territorio dove gli orti sono collocati.

Requisiti per l’assegnazione

In generale, i requisiti sono; età non inferiore ad anni 18; capacità di contrattare con la Pubblica Amministrazione ai sensi delle norme vigenti; assunzione dell’impegno di coltivare personalmente l’orto assegnato con finalità benefiche e di autoconsumo e senza fine di lucro. La violazione dell’impegno a non perseguire finalità di lucro, anche se episodica e non continuativa, comporta l’immediata revoca della concessione.

Periodo della concessione

L’ultimo aspetto rilevante riguarda il tema del rinnovo: l’Amministrazione comunale concede l’orto urbano per un periodo di massimo di 3 anni, rinnovabile per altri 3 su richiesta dell’assegnatario poiché il tacito rinnovo non è ammesso, e quello del versamento della quota al momento dell’assegnazione di 50 euro l’anno per la copertura delle spese di acqua e pubblica illuminazione.

Avere cura della propria città, avere a cuore il bene comune, essere cittadini attivi – dichiara l’assessora al Verde urbano Marzia Marchesi (in foto) – significa anche prendersi cura di spazi verdi urbani rendendoli produttivi, non solo da un punto di vista alimentare, ma anche sociale.”

“In questo senso, gli orti rappresentano certamente un’opportunità importante per coinvolgere i cittadini – prosegue – le associazioni e le istituzioni in un progetto corale di educazione civica e ambientale dove il ‘fare insieme’ fa bene al benessere psico-fisico individuale e all’inclusione sociale e, contemporaneamente,  allo sviluppo di un’economia di filiera corta e sostenibile, al paesaggio urbano, all’ambiente patrimonio di tutti.

In questi giorni – aggiunge – gli uffici del verde stanno provvedendo alla definizione della documentazione relativa al nuovo avviso per l’assegnazione delle aree orticole disponibili, o con contratti in scadenza, 50 circa, che dovrebbe essere pubblicata sul sito del Comune a breve,” conclude l’assessora Marchesi.

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