Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e quello di Alba, Carlo Bo, ieri sera hanno siglato un patto di amicizia tra i propri comuni per la promozione dell’enogastronomia nel network delle Città Creative
Unesco.
Bergamo, 17 ottobre 2020 – L’obiettivo che si propongono i due primi cittadini è quello di collaborare allo sviluppo dell’asse Alba-Bergamo per stabilire e consolidare, insieme anche alla città di Parma, accomunata dallo stesso riconoscimento, un vero e proprio Distretto Gastronomico UCCN italiano, capace di presentare i territori coinvolti in modo integrato, efficace, sinergico e in un’ottica globale e internazionale.
Eventi turistici, enogastronomici e culturali
Le città in questione lavoreranno insieme alla progettazione e realizzazione di un’offerta unitaria del Distretto, sempre nel rispetto e nella valorizzazione delle peculiarità di ogni area, proponendosi come una destinazione unica allargata, in cui molte sono le possibili esperienze a tema food e non solo. Il primo passo sarà la partecipazione attraverso attività ai rispettivi eventi turistici, enogastronomici e culturali, come ‘Forme’ per Bergamo e la ‘Fiera internazionale del Tartufo e Vinum’ per Alba, creando un calendario condiviso di eventi da proporre in Italia e all’estero, anche nell’ottica di razionalizzare gli sforzi e rafforzare la promozione.
“Siamo onorati di avere qui con noi oggi Bergamo e il suo primo cittadino – ha detto Carlo Bo (in foto) – certi che questa sarà solo la prima di tante occasioni che ci saranno per condividere la voglia di fare e la creatività che accomunano le nostre città, non solo in cucina.”
“In ogni settore, abbiamo ormai capito che la vera forza è il lavoro di squadra – ha proseguito Bo – il fare sistema e l’andare oltre i campanilismi, sapendo sempre valorizzare le peculiarità e le tradizioni di ciascuno.”
“Gastronomia per Bergamo significa tante cose – ha seguitato Giorgio Gori (in foto) – ma soprattutto formaggi, la nostra tradizione lattiero-casearia che affonda le radici nei secoli ed è all’origine della nostra identità di montanari.”
“Nelle nostre valli – prosegue Gori – si pratica l’allevamento e si realizzano prodotti di alta qualità. Bergamo è la provincia in Europa con il maggior numero di Dop per i formaggi, un patrimonio oggi alla base della nostra attuale economia che ci ha consentito di entrare nel network Unesco.”
“Da realtà manifatturiera che ha riscoperto e valorizzato solo in tempi più recenti e la sua tradizione gastronomica – aggiunge – siamo felici di proporci a livello internazionale con Alba e Parma come un unico grande distretto gastronomico: ora inizia il lavoro per tradurre in iniziative concrete il patto di amicizia siglato stasera.”
L’assessore al Turismo, manifestazioni, eventi e Unesco Emanuele Bolla (in foto) che cura i rapporti all’interno del Network e che oggi ha coordinato il lavoro delle squadre di tecnici di entrambe le città, ha così commentato l’incontro: “Con la delegazione di Bergamo abbiamo impostato progetti futuri che avranno come fine la promozione reciproca, anche in collaborazione con Parma, per la creazione di un grande distretto del food targato Città Creative Unesco.”
“Insieme a Bergamo lavoreremo non soltanto sulla gastronomia, ma anche su altri assi strategici come quello dell’arte, della letteratura e del cinema – ha continuato Bolla – . Abbiamo grandi progetti e l’entusiasmo per realizzarli insieme.”
Network Unesco Creative Cities
Alba dal 2017 e Bergamo dallo scorso 2019 sono, unitamente a Parma riconosciuta nel 2015, legate dall’appartenenza al Network Unesco Creative Cities, come città creative e innovative nel settore della Gastronomia. Alba e Parma hanno già avviato una collaborazione, con alcuni eventi organizzati congiuntamente e la reciproca promozione dei prodotti di eccellenza dei rispettivi territori, collaborazione che sarà ufficializzata attraverso la prossima creazione del Distretto Gastronomico insieme a Bergamo. Il Network delle Città Creative è stato promosso dall’Unesco nel 2004 con l’idea di creare un legame tra le città del mondo che hanno fatto della creatività culturale un elemento essenziale della loro identità, ognuna nel suo ambito (oltre alla gastronomia anche cinema, musica, letteratura, arti popolari e artigianato, disegno industriale, media arts).
Sviluppo export culturale e delle industrie creative
La rete mette a disposizione degli operatori locali una piattaforma internazionale su cui convogliare l’energia creativa delle proprie città, per poter proiettare esperienze locali in un contesto globale e supportare lo sviluppo dell’export culturale e delle industrie creative. Il Network incoraggia le città a sviluppare progetti congiunti e i comuni, in particolare quelli appartenenti allo stesso settore, si impegnano a condividere best practices e a sviluppare partnership con l’obiettivo di rafforzare la comunicazione per farsi meglio conoscere a livello locale e internazionale.