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Assegno unico figli a carico: la misura dovrebbe entrare in vigore il prossimo gennaio 2021, unifica tutte quelle a sostegno delle famiglie. L’ammontare del finanziamento dovrebbe avvicinarsi ai 3 miliardi di euro.

Roma, 18 ottobre 2020 – L’obiettivo dell’assegno unico è concentrare in un’unica soluzione i tanti aiuti per la famiglia e, nel contempo, il Governo vorrebbe anche aumentare la misura stessa.

Requisiti per ottenere l’assegno unico

L’assegno unico sarà a disposizione di tutti i cittadini italiani, dell’Unione europea e degli extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo, di lavoro o di ricerca, ma residenti in Italia da almeno due anni (anche non continuativi). L’altro requisito fondamentale è che abbiano dei figli a carico, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età. Tale provvedimento governativo non sarà rivolta esclusivamente ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, ma rientreranno anche gli autonomi, i liberi professionisti e i disoccupati.

Le modalità per ricevere la misura

La famiglia beneficiaria potrà ricevere la misura in due modi: facendo recapitare l’assegno oppure ottenendo un credito d’imposta da utilizzare in compensazione con la dichiarazione dei redditi. Per quel che riguarda la prima tipologia, l’ammontare dell’assegno varierà da nucleo a nucleo, visto che sarà formato da una quota fissa e da una variabile. Quest’ultima sarà calcolata in base al numero dei figli presenti in famiglia e alla loro età, tenendo anche conto del coefficiente Isee.

Importo dell’assegno che, per i figli disabili, avrà validità per tutta la vita

Se fino all’approvazione definitiva non ci saranno modifiche, l’assegno avrà una maggiorazione del 20% dal secondo figlio in poi. Percentuale che sale, assestandosi tra il 30% e il 50%, per ciò che concerne invece i figli disabili. Tra l’altro, la condizione di disabilità è permanente: quindi, anche l’assegno avrà validità per tutta la vita, senza limiti anagrafici.

Il provvedimento Delrio-Lepri ha stabilito l’assegno nella misura di 240 euro mensili. Con il nuovo emendamento del governo, non si sa ancora a quanto ammonterà. E’ stata ipotizzata una cifra tra i 200 e i 250 euro.

Aumentato il limite di età per ricevere l’assegno

Il limite di età per ricevere l’assegno è stato cambiato: dai 18 anni, stabiliti prima, si è arrivati ai 21 con il nuovo decreto. I figli maggiorenni, però, avranno un assegno ridotto rispetto ai minorenni. Inoltre, dovranno rispondere a determinate condizioni: essere iscritti all’università o a un corso di formazione scolastica o professionale.

Condizioni dei figli maggiorenni che richiedono la misura

L’assegno potrà essere chiesto anche dai figli tra i 18 e i 21 anni disoccupati e in cerca di lavoro, oppure che stanno svolgendo il servizio civile universale, un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito molto basso.

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