Uno studio italiano, sviluppato nei laboratori di ricerca della Fondazione Tettamanti e coordinato dal Centro di emato-oncologia pediatrica della Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma (MBBM) con la collaborazione dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha testato la sicurezza e l’efficacia della terapia con cellule CARCIK in un gruppo di pazienti affetti da leucemia linfoblastica acuta.
Monza, 20 ottobre 2020 – Da tale studio è emerso che quasi l’86% dei pazienti trattati, tra bambini e adulti, ha risposto al trattamento con una scomparsa completa del tumore. I risultati sono pubblicati dalla prestigiosa rivista scientifica ‘The Journal of Clinical Investigation’.
Uno studio clinico multicentrico tutto italiano
Sviluppato nei laboratori di ricerca della Fondazione Tettamanti, coordinato dal Centro di emato-oncologia pediatrica della Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma (MBBM) con la collaborazione dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, lo studio dimostra che particolari cellule CAR-T ottenute a partire dalle cellule T di donatori sani e chiamate cellule CARCIK, somministrate a pazienti pediatrici e adulti affetti da leucemia linfoblastica acuta che hanno avuto una recidiva dopo il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche, sono in grado di espandersi e persistere a lungo nell’organismo, e sono dotate di un attività antitumorale molto promettente, associata a un buon profilo di sicurezza. Infatti, fra i pazienti trattati con la dose più alta di queste cellule CAR-T, quasi l’86% ha risposto al trattamento con una scomparsa completa del tumore.
Lo studio Pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Clinical Investigation
Sostenuto da finanziamenti pubblici e da enti non profit, lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica ‘The Journal of Clinical Investigation’, e vede come primi autori Chiara Magnani, ricercatrice della Fondazione Tettamanti e Giuseppe Gaipa, ricercatore della Fondazione Tettamanti e responsabile del Laboratorio di Terapia Cellulare e Genica Stefano Verri. L’intero studio è stato coordinato da Andrea Biondi, direttore della Clinica pediatrica dell’Università di Milano Bicocca e direttore scientifico della Fondazione Tettamanti, e da Alessandro Rambaldi, dell’Università degli studi di Milano e direttore del Dipartimento di ematologia e oncologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.