Aperta un’inchiesta dalla Procura di Bergamo sui fatti accaduti lo scorso giovedì, quando un corteo, non autorizzato, si è recato prima in piazza municipio e dopo sotto casa del sindaco Gori, a Città alta, per protestare contro il lockdown.
Bergamo, 9 novembre 2020 – La Questura di Bergamo ha trasmesso la relazione alla locale Procura sui fatti accaduti lo scorso giovedì, quando circa duecento persone, tra cui commercianti negazionisti e giovani di estrema destra, appartenenti a Casapound hanno protestato in piazza Matteotti, davanti al Comune, contro le nuove misure restrittive emanate dal Governo per contrastare l’epidemia da Covid, contenute nel nuovo Dpcm, che ha inserito la Lombardia tra le zone rosse.
Da piazza Matteotti a Bergamo Alta
Da piazza Matteotti, il corteo si è poi spostato a Città Alta dove ha raggiunto la casa del sindaco Gori manifestando con striscioni fumogeni e urlando: “Bergamo si è rotta le palle!”
La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta su tale manifestazione, peraltro non autorizzata, ma organizzata attraverso i social.
Guai per gli organizzatori del corteo
Gli organizzatori denunciati sono 20 e dovranno rispondere, oltre al mancato preavviso di pubblica manifestazione, anche di inosservanza del Dpcm 3 novembre 2020, in quanto si sono trattenuti in strada, contravvenendo al coprifuoco notturno.