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Serenità e prudenza: sono queste le parole chiave della call di oggi tra l’Agenzia di Salute di Bergamo, il Consiglio di Rappresentanza e i Sindaci della Bergamasca, a partire dall’aspetto dei numeri, illustrati come d’abitudine dal dottor Alberto Zucchi del Servizio Epidemiologico Aziendale di ATS. 


Bergamo, 13 novembre 2020 – Timidi segnali di raffreddamento della curva, ma serve precauzione. Nella provincia le zone più critiche restano Treviglio, Romano, Isola bergamasca e Dalmine. Buone notizie dall’Alto Sebino che si avvicina alla media provinciale: i focolai per la maggior parte sono rientrati. 

 “Il trend prosegue con un aumento lineare di natura contenuta rispetto alle altre province – ha spiegato Alberto Zucchi (in foto), direttore del Servizio Epidemiologico di ATS Bergamo –. Abbiamo timidi segnali di raffreddamento della curva, ma guardiamo al dato con grande precauzione.”

La popolazione sta rispettando in modo rigoroso le norme di legge e i consigli di buon senso – ha proseguito Zucchi -. Possono esserci sobbalzi statistici quotidiani, ma siamo fiduciosi. Non roviniamo tutto: è presto per rilassarsi.”  

Pronto Soccorso al lavoro in condizioni normali: 730 posti letto offerti alla Lombardi

 “La situazione è abbastanza tranquilla per quanto riguarda gli accessi: i numeri sono sotto controllo – ha confermato Massimo Giupponi (in foto), direttore generale di ATS Bergamo –. Uno dei dati più interessanti riguarda i PS: gli accessi sono in media con gli altri anni nello stesso periodo, quindi non c’è pressione sulle nostre strutture ospedaliere”. La situazione fuori dai confini della provincia invece è difficile: i numeri sono assolutamente elevati e stanno mettendo in difficoltà soprattutto la rete dei servizi ospedalieri. “Sta succedendo quello che è accaduto a marzo e ad aprile a Bergamo. Per questo occorre assoluta accortezza – ha proseguito Giupponi –.” “Abbiamo messo a disposizione posti letto per le necessità di altri territori, complessivamente 730 a far data da domani. Probabilmente potremo trovare altri 100/150 posti letto da attivare in caso di necessità.”

Dal 15 marzo al 30 aprile in media quotidianamente hanno trovato posto negli ospedali fuori provincia 721 cittadini bergamaschi per i ricoveri ordinari e 137 per le terapie intensive: “Stiamo restituendo al resto del territorio regionale quello che l’insieme del territorio regionale ci aveva messo a disposizione – ha aggiunto Giupponi – Questi numeri sono la misura dell’aiuto ricevuto e la misura dell’aiuto che possiamo dare.”

Tamponi rapidi in arrivo la prossima settimana

ATS Bergamo sta programmando l’organizzazione dei tamponi rapidi: “Partiremo lunedì a effettuare i primi sulle strutture sociosanitarie dei territori più colpiti (Bassa e Isola) – ha anticipato Giupponi –. Va avanti la programmazione dei tamponi rapidi anche sugli altri setting: scuole e territori. Abbiamo chiesto la disponibilità dei MMG ad effettuarli e la risposta che sta arrivando è positiva: c’è un numero importante di disponibilità. Stiamo verificando dove vogliono farli: tra quanti hanno risposto finora (450) il 15% è disponibile a stare nel proprio studio, il 50% chiede un posto esterno e un 30/35% valuterà dove farli. Intanto come ATS Bergamo stiamo verificando le sedi da attivare in raccordo con le ASST ed i Comuni,” ha concluso il presidente di ATS.

La presidente del Consiglio di Rappresentanza, Marcella Messina (in foto), ha ringraziato i sindaci per “la sempre ampia partecipazione, segnale di una profonda attenzione al territorio”, invitandoli a trasmettere al Consiglio eventuali richieste o possibili istanze di cui possa farsi portavoce con ATS.

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