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Nello scorso mese di settembre le 17.632 assunzioni (contro le 19.782 del settembre dell’anno scorso) e le 11.934 cessazioni (14.882 nel settembre 2019) generano un saldo positivo di 5.698 posizioni, superiore al corrispondente dato dell’anno precedente (4.900).

Bergamo, 17 novembre 2020 – Al netto del settore istruzione, il saldo si riduce a meno di un migliaio di posizioni. La variazione assoluta degli ultimi 12 mesi, che minimizza le fluttuazioni stagionali, si porta a settembre a quota -3.456, in risalita sul livello minimo collocabile a fine giugno (-4.895).

Un parziale rimbalzo nel mercato del lavoro si è quindi verificato nei mesi estivi, soprattutto nelle costruzioni e nei servizi riaperti dopo il lockdown di aprile-maggio, ma senza colmare la distanza dai livelli occupazionali di un anno fa, in epoca pre-Covid. Lo scenario degli ultimi mesi del 2020, su cui pesano le restrizioni di attività e mobilità di durata non ancora prevedibile, resta critico.

Positivi gli ingressi nel mercato del lavoro

Nel trimestre luglio-settembre 2020 si sono registrate 34.493 assunzioni, e 32.233 cessazioni. Il saldo grezzo, cioè la differenza tra ingressi e uscite nel periodo, è positivo per 2.260 posizioni lavorative dipendenti, superiore al risultato (+821) del terzo trimestre 2019. Gli avviamenti sono diminuiti del -11,8% su base tendenziale a fronte di una riduzione più ampia (-15,8%) delle cessazioni.

Crollo delle assunzioni nel primo periodo di epidemia

In confronto al trimestre precedente, che, nel pieno dell’epidemia e delle conseguenti restrizioni, aveva registrato un vero e proprio crollo delle assunzioni (-40,2% tendenziale), il rimbalzo nel trimestre estivo è importante ma non simmetrico. Solo una parte degli ingressi bloccati dal Covid e dal lockdown primaverile sono stati recuperati nei mesi successivi, in buona parte con impieghi temporanei nei servizi commerciali e turistici. 

Il saldo degli ultimi quattro trimestri, ovvero la variazione su base annua, registra a fine settembre una perdita di -3.456: c’è un miglioramento in confronto al -4.895 del trimestre precedente ma non tale da prefigurare un rimbalzo compiuto.

Stabilità nel settore agricolo

La dinamica nei macrosettori economici vede una sostanziale stabilità del settore agricolo (+146 la variazione assoluta su base annua al 3° trimestre 2020) e il costante progresso nelle costruzioni (+1.488), che in Lombardia sembra riguardare tipicamente le province di Bergamo e di Brescia.

Le perdite si concentrano nell’industria (-2.369) e nel commercio e servizi (-2.719, di cui circa la metà attribuibile alla sezione dei servizi di alloggio e ristorazione).

Doppia la perdita di lavoro femminile rispetto a quella maschile

I saldi annualizzati al 3° trimestre 2020 registrano una perdita di posizioni lavorative femminili (-2.406) più che doppia di quella maschile (-1.122), interrompendo il relativo equilibrio che si era determinato dal 2015 in po

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