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L’ospedale Papa Giovanni completa oggi i suoi moduli raggiungendo l’obiettivo di istituire 24 posti letto. Anche gli Ospedali Civili di Brescia sono al lavoro per completare il proprio modulo da 12 posti letto.

Bergamo, 20 novembre 2020 – Dalla riattivazione del Presidio medico avanzato alla Fiera di Bergamo, 21 medici e 63 infermieri hanno curato 36 pazienti in terapia intensiva. Due pazienti su tre provengono dalle province più colpite, uno su tre dalla bergamasca. Un’operazione che permette di supportare le aree più colpite dal contagio, salvaguardando per il Papa Giovanni la funzione irrinunciabile di hub della rete regionale per tutte le patologie tempo-dipendenti.

Pazienti che necessitano di media e bassa intensità di cura

Dal prossimo lunedì prenderà il via, per la Fiera, la seconda fase con l’attivazione dei posti letto per pazienti che necessitano di media e bassa intensità di cura. Il contributo del Papa Giovanni sale a 225 posti letto ordinari, più 58 posti di terapia intensiva (tra Ospedale Papa Giovanni e Fiera) da oggi destinati ad aumentare con il completamento dei moduli in fiera in capo al Papa Giovanni. Un impegno importante garantito dalla sinergia straordinaria del personale dell’ospedale di Bergamo e dei colleghi di strutture pubbliche e private del territorio.

I numeri del Presidio medico avanzato alla Fiera

E’ tempo di primi bilanci per il Presidio medico avanzato alla Fiera di Bergamo. A giovedì 19 novembre, sono 27 i pazienti ricoverati di età media intorno ai 71 anni: 19 nei due moduli gestiti dal Papa Giovanni (settori A e B) e 8 nel modulo affidato agli Spedali Civili di Brescia (settore C). 9 pazienti provengono dalla provincia di Bergamo, 9 dalla provincia di Milano, 5 dalla provincia di Brescia, 3 dalla provincia di Varese e 1 dalla provincia di Lecco. Dal 2 novembre ad oggi sono stati trasferiti 13 pazienti in HPG23 di cui 1 per aggravamento e 12 per miglioramento delle condizioni cliniche. 

ll personale medico e infermieristico effettua turni 24 ore su 24

Significativi i numeri di personale messi a disposizione, nei primi tre moduli attivi, due gestiti dal Papa Giovanni XXIII di Bergamo in sinergia con altri ospedali pubblici e privati del sud-est della Lombardia e il terzo dall’ASST Spedali Civili di Brescia, in uno sforzo corale. Tutto il personale, medico, infermieristico effettua turni 24 ore su 24, 7 giorni su 7. C’è poi il resto del personale, con funzioni di supporto al pari importanti. L’ASST Papa Giovanni mette infatti a disposizione nel presidio medico avanzato della Fiera anche operatori socio sanitari, tecnici di radiologia, fisioterapisti, farmacisti. L’ospedale in Fiera si avvale poi della collaborazione degli alpini dell’ANA volontari per gli aspetti di sicurezza e di logistica. 

In altre aree della Fiera proseguono intanto anche le attività vaccinali e relative ai tamponi in capo al Papa Giovanni con la supervisione generale del Direttore di Presidio e delle Attività Ambulatoriali Giulia Bombardieri.

Il contributo del Papa Giovanni XXIII alla lotta al Covid-19

Nota esplicativa: Il seguente grafico è relativo al solo mese di novembre (la riapertura della Fiera è del 2 novembre). I dati dei ricoveri di ottobre non sono riportati. Le altre sedi di ricovero (l’Ospedale Civile di San Giovanni Bianco, la Riabilitazione funzionale di Mozzo e l’Hospice “Kika Mamoli” di via Borgo Palazzo, 130 a Bergamo) restano “COVID-free”.

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