Nelle prime ore della mattinata odierna, agenti della Squadra Mobile della Questura di Bergamo hanno tratto in arresto O.S.E., 25enne marocchino, irregolare sul territorio nazionale, quale autore del tentato omicidio di un connazionale, lo scorso dicembre, e di porto abusivo di arma da taglio.
Bergamo, 11 gennaio 2021 – Nel pomeriggio dello scorso sabato, 12 dicembre 2020, agenti della Polizia di Stato sono intervenuti presso il capolinea della stazione TEB di piazzale Marconi, a seguito della segnalazione, giunta tramite “112 NUE”, secondo cui un giovane era stato ferito, da un coetaneo, con un’arma da punta e taglio.
Gli agenti trovano la vittima a terra e sanguinante
Giunti sul posto, i poliziotti hanno notato un giovane che giaceva a terra con una vistosa ferita, sanguinante, nella parte interna della coscia sinistra, all’altezza dell’arteria femorale. Accertata la gravità della situazione, gli agenti hanno allertato i soccorsi sanitari e, subito dopo, arrivata l’ambulanza, la vittima è stata trasportata presso il locale nosocomio Papa Giovanni XXIII, dove è stata ricoverata con prognosi riservata e sottoposta a delicato intervento chirurgico per la lesione dell’arteria femorale.
Indagini certosine da parte degli agenti di Polizia
Gli operatori della Sezione “Reati contro la persona, in danno dei minori e reati sessuali” hanno raccolto le prime informazioni da un amico della vittima, presente all’aggressione, ricavando il nome di battesimo del presunto autore del ferimento e la circostanza, secondo cui, il medesimo, essendo fidanzato di un’amica d’infanzia della vittima, ha agito nei confronti di quest’ultima, perché nutriva forti sentimenti di gelosia.
La vittima e l’amico riconoscono il feritore
La successiva attività info-investigativa ha permesso agli inquirenti di identificare compiutamente l’autore del tentato omicidio, il quale, benchè privo di pregiudizi, è stato senza alcun dubbio riconosciuto sia dalla vittima, sia dall’amico.
Emissione ordinanza custodia cautelare in carcere
Tale attività, confluita in apposita informativa di reato, è stata pienamente sposata dall’Autorità Giudiziaria che ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere, a cui gli uomini della Squadra Mobile hanno dato esecuzione, dopo aver prontamente rintracciato O.S.E., che, irregolare sul territorio nazionale, dimorava, di fatto e senza alcun titolo, in un immobile di Ponte San Pietro.