Ats Bergamo rende noto un avviso pubblico per la creazione di un elenco di personale medico-sanitario volontario disposto a somministrare i vaccini anti SARS-COV-2. Si cercano inoltre spazi per mettere in atto il Piano vaccinale disposto da Regione Lombardia.
Bergamo, 8 febbraio 2021 – La notizia è stata annunciata stamane, in via Galliccioli, nel corso della conferenza stampa, indetta dall’Agenzia Tutela della Salute di Bergamo, alla quale hanno partecipato: Massimo Giupponi, Direttore Generale ATS Bergamo; Carlo Alberto Tersalvi, Direttore Sanitario ATS Bergamo; Guido Marinoni, Presidente Ordine dei Medici; Gianluca Solitro, Presidente Ordine delle Professioni Infermieristiche; Guido Muzzi, Presidente Ordine dei Tecnici sanitari di Radiologia medica e delle Professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione e Nadia Rovelli, Presidente interprovinciale Ordine della Professione di Ostetrica.
“Questo nostro avviso si aggiunge a quello del Commissario Arcuri – ha annunciato il Direttore generale di ATS Bergamo Massimo Giupponi – ed è rivolto a tutte le forze disponibili: personale sanitario in quiescenza e volontari che dovrebbero vaccinare circa un milione e mezzo di persone. Ad oggi, disponiamo di 18 laboratori professionali con altrettanti medici. A fine mese è prevista la vaccinazione degli over 80,” ha aggiunto il direttore generale, Giupponi.
“Il personale sanitario deve agire in sinergia, in questa campagna vaccinale, anche quello amministrativo – ha spiegato il presidente dell’ordine dei medici, Guido Marinoni –. Occorre ricordare che, colleghi pensionati, hanno continuato, in molti casi anche a titolo di volontariato, a prendersi cura dei cittadini anche durante il periodo della prima ondata di pandemia. Abbiamo 600 medici di medicina generale impegnati in questa grande opera vaccinale per il nostro Paese. A Milano sono nati grossi centri per le vaccinazioni, esempio che si sta espandendo nella maggior parte delle città della Lombardia.”
Carlo Alberto Tersalvi, direttore sanitario di Ats, ha messo in evidenza che “servono sia professionisti che volontari. Con il 2-3% del personale sanitario aderente al piano vaccinale si possono dare risposte a circa 150-200 mila vaccinazioni – ha proseguito – per arrivare, poi, a un milione e mezzo. Questa settimana partiranno le vaccinazioni che coinvolgeranno strutture psichiatriche, assistiti al domicilio, Rsa, odontoiatri, farmacisti, medici liberi professionisti, pediatri e, infine, informatori del farmaco e sanitari militari,” ha concluso Tersalvi.