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Infortunio mortale sul lavoro questa mattina verso le 10.15 presso la ditta Gemtex di Suisio, in via Marconi, che produce nastri elastici per abbigliamento.

Suisio, 16 febbraio 2021 – L’infortunato è un fabbro 72enne che era stato chiamato dalla ditta Gemtex per effettuare alcune riparazioni sul tetto del capannone. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, sembra che l’operaio mentre si trovava ad operare in altezza, abbia messo un piede su un lucernaio che ha improvvisamente ceduto, facendolo precipitare al suolo, morendo sul colpo. Pare che l’anziano fabbro, cadendo, abbia sbattuto la testa su un carrello per il trasporto merce.

Il personale tecnico dell’ATS sul posto per gli accertamenti

Sul posto si è portato il personale tecnico di ATS, Ufficio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro di Bergamo Ovest-Treviglio, per gli accertamenti, e i carabinieri di Capriate San Gervasio.

“Dall’inchiesta di Polizia Giudiziaria in corso  si chiariranno gli aspetti contrattuali e  le motivazioni della presenza dell’infortunato sul tetto dell’azienda. In generale possiamo dire che la caduta dall’alto è una modalità di infortunio seppur in diminuzione come frequenza, ma  sempre ricorrente e  di elevata gravità quando accade. L’accesso ai tetti ed alle  coperture degli edifici deve avvenire con le apposite misure di sicurezza o fisse (parapetti)  o individuali (imbragature collegate ai dispositivi di trattenuta detti anche “linee vita”).  E’ fondamentale inoltre che prima dei lavori si proceda alla ricognizione preventiva del tetto o  della copertura  da parte dell’operatore per individuare la presenza di lucernari o di possibili aperture,  segnalarli e valutare se circoscriverli con transenne o ripari: spesso la caduta avviene infatti  mentre il lavoratore si sta muovendo all’indietro sul tetto e non si avvede della presenza del lucernario,” così si è espresso Sergio Piazzolla (nella foto in alto), responsabile Area Specialistica Igiene e Sicurezza del Lavoro, ATS di Bergamo.  


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