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Nella foto: imbrattamento di muro in via Zambonate

Pervengono a questa testata messaggi di cittadini che segnalano continui imbrattamenti di muri appartenenti a condomini e scuole della città.

Bergamo, 20 febbraio 2021 – L’art. 639 del Codice Penale recita così: “Chiunque deturpa o imbratta cose mobili o beni immobili o mezzi di trasporto pubblici o privati è punibile con la pena di reclusione da uno a sei mesi o la multa da 300 a 1.000 euro. Se il fatto è commesso su cose di interesse storico o artistico, si applica la pena della reclusione da tre mesi a un anno e della multa da 1.000 a 3.000 euro. L’articolo poi continua: “Nei casi di recidiva per le ipotesi di cui al secondo comma, per i quali si procede d’ufficio, si applica la pena della reclusione da tre mesi a due anni e della multa fino a 10.000 euro.

Case e scuole del centro urbano presi di mira dagli imbrattamuri

E’ un peccato vedere le case del centro urbano, peraltro curate, presi di mira da imbrattamuri che, poi, potrebbero essere facilmente individuati (si capisce subito chi sono da ciò che scrivono) se ci fosse la volontà delle istituzioni?

Nella foto: imbrattamento edificio in via Greppi

Basterebbe – ha detto la persona che ci ha inviato la segnalazione – che si mettessero delle telecamere nelle vie della città per individuare gli imbrattatori e fare pagare loro la multa nella misura in cui intendano ripulire il muro oppure no.

Cosa succederebbe in caso di condanna

Con la sentenza di condanna, per tali reati, il giudice può disporre l’obbligo di ripristino e di ripulitura dei luoghi ovvero, qualora ciò non fosse possibile, l’obbligo di sostenerne le spese o di rimborsare quelle a tal fine sostenute.

Nella foto: imbrattamento casa nell’incrocio tra di via Calvi e via S. Giorgio

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