Decremento della curva epidemica con meno 213 casi di contagio settimanali nella Bergamasca: la dimensione statistica dei nuovi casi mostra, per la settimana che va dal 17 al 23 marzo 2021, un decremento complessivo pari a -213 contro i +25 della settimana precedente.
Bergamo, 24 marzo 2021 – Il valore di incidenza complessivo settimanale, a livello provinciale, scende dai 197 casi della scorsa settimana ai 178 per 100.000 abitanti del periodo in osservazione. Le aree critiche sono rappresentate tuttora dagli Ambiti confinanti con la provincia di Brescia e con quella di Cremona. In questa settimana la situazione di Valgoglio è rientrata (1 solo nuovo caso sugli ultimo 7 giorni, con tasso di incidenza pari a 1,7 per 1000 residenti).
Altri due Comuni della Bergamasca con zero casi
Il numero di Comuni con 0 (zero) casi incidenti (comuni con colore bianco nella mappa) sale da 47 a 49. In sintesi, la situazione complessiva della terza ondata in provincia di Bergamo pare tendere, superata anche una breve fase di plateau, al decremento, per ora è in fase iniziale e che necessita di consolidamento.
La tenace resilienza alla pandemia dei bergamaschi fa diminuire la curva epidemica
La straordinaria resilienza dimostrata ancora una volta dai cittadini bergamaschi sta portando ad una situazione in cui i segnali di attenuazione dell’ondata epidemica sul territorio appaiono consolidarsi (a distanza di tempo seguirà anche l’attenuazione dell’impatto sulle strutture ospedaliere, ancora in fase di sofferenza per quanto riguarda i ricoveri ordinari e le terapie intensive). Ciò ci porta, a maggior ragione, a ribadire l’importanza di mantenere elevata l’attenzione sulla necessità di rispettare -e far rispettare- rigorosamente tutte le norme previste, in particolare sul distanziamento sociale e sull’utilizzo dei mezzi di protezione individuale (mascherina chirurgica -evitando se possibile quelle di stoffa non certificate-, lavaggio delle mani, etc), in famiglia e nelle situazioni extra-famigliari, in particolare per quanto è correlabile ai trasporti pubblici ed alla quota di attività didattiche in presenza, nonché ad altre situazioni in cui aumenta il rischio di contagio (mense, bar, ristoranti, negozi, etc.).