La Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio di Frontiera (Orio al Serio) ha concluso un’attività di indagine che ha consentito di denunciare due stranieri indiani, in stato di libertà, per falsità materiale in atto pubblico commesso da privato.
Bergamo, 1 aprile 2121 – L’indagine è scaturita attraverso un controllo della documentazione in possesso dei passeggeri in partenza verso Amritsar (India) con scalo a Istanbul (Turchia), i quali, per accedere al volo, devono esibire certificazione sanitaria recante il test negativo del tampone COVID effettuato entro il termine delle settantadue ore antecedenti la partenza.
Cerificazioni contraffatte presentate alla Polizia di frontiera
Lo scorso 6 marzo, nel corso del servizio di verifica documentale presso i banchi check-in dell’aeroporto, sono state raccolte un congruo numero di certificazioni, dei quali, almeno 25 destavano sospetti sulla veridicità. Successive ed approfondite indagini, condotte dalla Polizia di Stato, consentivano di appurare, presso i laboratori clinici che avrebbero dovute rilasciarle, che le stesse erano completamente contraffatte.
Perquisizione e rinvenimento materiale di stampa relativo a certificati per test Covid-19
I certificati in argomento risultavano associati a un’agenzia di viaggi presente in Bolgare, il cui titolare risultava essere un cittadino extracomunitario identificato con le iniziali S.L. di vent’anni di origini indiane regolarmente soggiornante sul territorio nazionale. Gli investigatori effettuavano, pertanto, una meticolosa perquisizione dell’anzidetta agenzia che permetteva di ottenere un riscontro palese ai sospetti nutriti dagli inquirenti stessi. Nel corso della perquisizione, gli agenti rinvenivano copioso materiale di stampa relativo a certificati per test Covid-19, elenchi di viaggiatori ai cui nomi veniva associata la dicitura: “certificato e files custoditi nei PC aziendali con campi modulo per la compilazione delle informazioni relative all’inserimento dei dati del paziente, della data e dell’ora di rilascio e del nome del medico compilatore.”
Il costo dei certificati falsi rilasciati
L’indagato di fronte all’evidenza dei fatti ha ammesso di aver percepito una somma dai 20 ai 70 euro per ogni falsa certificazione rilasciata. In buona sostanza, il titolare dell’agenzia forniva ai propri clienti una sorta di pacchetto completo per poter partire.
Scoperta altra agenzia a Milano con stesse caratteristiche
Medesima attività è stata svolta in un’agenzia di Milano ove è stato denunciato il titolare C.M di 38 anni, indiano, nella cui agenzia sono stati sequestrati Pc, smartphone e altro materiale informatico, tutto al vaglio degli inquirenti.
Tutti i passeggeri che hanno acquistato la documentazione falsamente costituita sono già stati identificati e denunciati penalmente.