Nella mattinata di oggi ha avuto luogo a Pontida la cerimonia commemorativa nella ricorrenza del 50° anniversario della tragica scomparsa dell’Appuntato di P.S. Alceste Cruciani. Intervento del Questore di Beramo, Maurizio Auriemma e della figlia del compianto agente di P.S., Marinella.
Bergamo, 3 aprile 2021 – Nell’occasione, è stato presentato un monumento in marmo e piantumato un ulivo, perché, attraverso la vita, non sia dispersa la memoria e il sacrificio di Alceste, il cui ricordo continua a vivere, nella memoria dei familiari e dei colleghi, come esempio di impegno profuso e profondo senso del dovere, al servizio della collettività.
Qualche cenno storico sul tragico evento
L’Appuntato di P.S. Alceste Cruciani fu vittima di un incidente stradale, avvenuto a Cerchiera di Pontida, il 4 aprile del 1971, causato da una vettura il cui conducente non riuscì a fermarsi all’alt, imposto dall’agente, per effettuare un controllo. L’appuntato Cruciani si trovava in servizio di controllo del traffico veicolare, sulla strada Statale Briantea, insieme a un altro poliziotto. Ad un tratto si accorse che stava per sopraggiungere una Fiat 850, a forte felocità, con fari anabbaglianti spenti e luci di posizione malfunzionanti; fece qualche passo in avanti, alzando la paletta dell’alt, per segnalare al conducente di accostarsi a fianco della carreggiata, ma nonostante l’agente indossasse le manichette fosforescenti, pare che l’automobilista non riuscì a frenate in tempo e lo investì in pieno. Quando arrivarono i soccorsi sanitari sul posto, per il povero appuntato non ci fu più niente da fare perchè morì sul colpo a seguito del forte impatto subito dall’auto investitrice.
Messaggio del del Capo della Polizia di Stato – Prefetto Lamberto Giannini
Durante la cerimonia, dopo l’intervento della Sig.ra Marinella Alceste, figlia dell’appuntato commemorato, il Questore Maurizio Auriemma ha dato lettura del messaggio del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini: “Il Suo impegno e il profondo senso del dovere con cui ha onorato e servito il Paese sono virtù scolpite non solo nel monumento che oggi si inaugura, ma nei cuori e nelle menti di tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato. Un pensiero di vicinanza e infinita gratitudine va, in particolare alla moglie Rosina e alla figlia Marinella testimoni della costante abnegazione con cui Alceste ha adempiuto il Suo dovere rappresentando per tutti noi un esempio di generosità e dedizione a cui deve ispirarsi ogni servitore della Repubblica.”