90 edifici, di proprietà di 33 Comuni, e 9 plessi scolastici, di proprietà della Provincia, verranno resi più efficienti, producendo risparmio e meno inquinamento, con un investimento di oltre 7 milioni di euro al netto di IVA, grazie al Progetto Faber (Funding Action in Bergamo for Emission Reduction).
Bergamo, 15 aprile 2021 – Dopo il primo bando di gara rivolto all’efficientamento degli impianti di pubblica illuminazione, la Provincia di Bergamo ha aggiudicato il secondo bando di gara riguardante la riqualificazione energetica degli edifici pubblici di proprietà comunale e provinciale.
La ditta aggiudicataria del progetto
La E.S.Co. (Energy service company) risultata aggiudicataria è un Raggruppamento temporaneo di Imprese costituita da SIRAM S.p.A. di Milano (Capogruppo mandataria) e da MIECI S.p.A. di Milano (Mandante) e da A.B.M. Systems S.r.l. di Azzano San Paolo (Mandante). Gli investimenti complessivi proposti nell’offerta, al netto di IVA, ammontano a Euro 7.294.540,90, con una riduzione annua globale di emissioni CO2 prevista pari a oltre 1.450 tonnellate e con una percentuale media di riduzione dei consumi energetici garantita di circa il 21%.
Il Contratto Quadro
Siglato il contratto Il 16 marzo 2021 è stato siglato il Contratto Quadro tra l’Ente di via Tasso e la Società SIRAM in RTI propedeutico alla successiva sottoscrizione dei contratti attuativi di concessione che ciascuno dei 33 Comuni coinvolti e la stessa Provincia di Bergamo dovranno sottoscrivere. Il 9 aprile si è tenuto un incontro online con i Comuni interessati che è stata l’occasione per il Raggruppamento Temporaneo affidatario per presentarsi e illustrare i contenuti generali dell’offerta nonché gli aspetti organizzativi e gestionali, oltre che per approfondire i principali contenuti e aspetti attuativi dei contratti da sottoscrivere grazie al supporto dello studio Legale Gianni & Origoni e della Società Sinloc Spa, che ne hanno curato la predisposizione.
Cosa prevedono i contratti per la pubblica illuminazione
Come funzionano i contratti come per il bando sulla pubblica illuminazione, i contratti prevedono una concessione per la durata di 15 anni e sono ‘a prestazione energetica garantita‘ (EPC – Energy Performance Contract). Ciò vuol dire che ogni Ente concedente corrisponderà alla ESCo un canone variabile calcolato su base annua commisurato al reale risparmio generato in conseguenza degli interventi di efficientamento e dell’attività gestionale. A livello generale, nel caso in cui il risparmio effettivo a consuntivo risultasse superiore al risparmio energetico garantito, i benefici connessi saranno ripartiti tra il Comune e la ESCo; nel caso contrario, qualora il risparmio effettivo risultasse inferiore al risparmio contrattuale garantito, al Comune sarà consentito di trattenere la corrispondente quota dal canone. Alla scadenza della durata contrattuale, la totalità del risparmio andrà interamente ad appannaggio dei Comuni.