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Ieri mattina, agenti della Squadra Mobile e della Sezione Polizia Stradale, nel corso del servizio finalizzato alla repressione dello spaccio di stupefacenti, organizzato nel Comune di Mozzanica, hanno arrestato il 31enne B.E. per coltivazione domestica di piante di marijuana e,   il 33enne M.G, che aveva commissionato le piante dello stupefacente.

Bergamo, 16 aprile 2021 – Dall’indagine investigativa,   i poliziotti avevano appreso dell’esistenza di un’attività di coltivazione domestica di marijuana posta in essere da B.E., e pertanto effettuavano una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, che consentiva loro di rinvenire una vera e propria struttura da “serra indoor” chiusa con telo in mylar e fornita di lampade, ventilatori, tubo d’aspirazione, termometro digitale, alimentatori collegati ad una centralina e umidificatore.

Coltivazione di 20 piante di marijuana in vaso

Tale coltivazione indoor era costituita da 20 piante di marijuana, inserite in vaso dall’altezza variabile da 130 cm ai 150 cm, tutte provviste di infiorescenze pronte per essere colte ed utilizzate per l’uso e la commercializzazione.

Altra serra indoor nel domicilio del complice

Successivamente, gli investigatori apprendevano che tale coltivazione era stata commissionata da M.G., e la susseguente perquisizione presso l’abitazione di quest’ultimo consentiva di rinvenire due ulteriori strutture da “serra indoor” (nella foto accanto) chiuse con telo, sospensori in stoffa a ripiani per essiccazione, filtri a carboni attivi, lampade alogene in struttura di alluminio, tubi con ventole di aspirazione/ventilazione, ventilatori, deumidificatori, potenziometro e  termometro/igrometro.

Rinvenimento altra marijuana pronta per l’uso

Sugli essiccatori di cui sopra, veniva rinvenuta marijuana, già  pronta all’uso, per un peso complessivo lordo di grammi 870; inoltre, sempre all’interno dell’abitazione, venivano rinvenuti un vasetto di vetro contenente circa 15 grammi di marijuana e un altro vasetto contenente   circa 7 grammi di hashish, una macchina da sottovuoto con relativi sacchetti e un bilancino di precisione.

Detenzione in camera di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo

Espletate le formalità di rito, i due arrestati venivano posti a disposizione dell’Autorità giudiziaria presso le camere di sicurezza in attesa del giudizio direttissimo.

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