L’evoluzione dell’ospedale di San Giovanni Bianco è inevitabile, la si evince non solo dalla sicurezza e dai bisogni della Valle Brembana, ma anche dai numeri della gestione affidata all’Asst Papa Giovanni XXIII.
Bergamo, 7 agosto 2021 – Gli investimenti sull’Ospedale di San Giovanni Bianco sono continui e declinati su progettualità specifiche, non con finalità di depotenziamento, bensì di messa in sicurezza ed efficienza.
Un nosocomio con competenze di alta specialità
La risposta sul futuro del presidio, al centro delle preoccupazioni della valle Brembana, arriva dal bilancio e dagli importanti investimenti dedicati all’Ospedale di San Giovanni Bianco che garantiscono non solo il mantenimento, ma lo sviluppo di quei servizi di cura previsti per un ospedale di base in zona disagiata (come definito dal DM 70/2015) con indicazioni che hanno l’obiettivo di favorire l’erogazione di cure appropriate e sicure, la definizione della rete di offerta ospedaliera, concentrando competenze di alta specialità nei centri nei quali sono presenti i servizi e le discipline in base ad un loro adeguato funzionamento negli altri presidi ospedalieri.
Équipe medica per gestione emergenze urgenze
La difficoltà a reperire il personale al Pronto Soccorso è stata risolta con la rotazione dei medici del Papa Giovanni XXIII; il personale sanitario presente è, pertanto, costituito da un’unica équipe in grado di gestire al meglio le emergenze e le urgenze che si dovessero verificare.
Richiesta risorse per messa in sicurezza ed efficienza del presidio
Per l’attivazione della struttura ospedaliera in parola, è stato richiesto a Regione Lombardia un investimento di 2 milioni di euro che andrebbe ad aggiungersi alle significative risorse che il sistema Regione sta investendo in modo continuo e con progettualità precise con finalità di messa in sicurezza ed efficienza del presidio.
Potenziamento della clinica ginecologica
Per quanto riguarda le attività ambulatoriali, di recente è stato attivato il potenziamento della ginecologia per consentire l’effettuazione di visite, ecografie e colposcopie, oltre la gestione degli eventuali rientri dal Pronto Soccorso, l’attivazione di un servizio di odontostomatologia rivolto ai bisogni degli utenti fragili e disabili.
E’ inoltre intenzione dell’Asst, alla luce del miglioramento del quadro epidemiologico post Covid, di ampliare la presenza dell’ortopedico nei periodi più significativi dell’anno che prevedono un maggiore afflusso al pronto soccorso.