Nuovo Consiglio dei Ministri: adottate misure urgenti in materia di economia e fisco e per la tutela dei lavoratori.
Ecco tutte le novità del nuovo decreto:
Sicurezza sul lavoro
Roma, 16 ottobre 2921 – Il Governo adotta misure straordinarie, iniziando dalla sicurezza nei luoghi di lavoro, attraverso norme che consentiranno di intervenire sanzionando le imprese che favoriscono il lavoro nero e, soprattutto, che non rispettano le norme di prevenzione e sicurezza.
Aumento dell’attività di vigilanza
Con le modifiche al Decreto legislativo 81/2008, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, il Governo si pone l’obiettivo di aumentare e semplificare l’attività di vigilanza su salute e sicurezza nel mondo del lavoro e di incentivare il coordinamento degli addetti al controllo e rispetto della normativa messa in atto per per assicurare la prevenzione.
Lavoro nero
Cambia l’adozione del provvedimento cautelare relativo alla sospensione dell’attività imprenditoriale che ha commesso la violazione: si abbassa la soglia, della metà, del personale in nero presente sul luogo di lavoro, ovvero il 10% e non più il 20%. Inoltre non verrà più presa in considerazione la recidiva per fare scattare il provvedimento di sospensione, che scatterà immediatamente a seguito di grave violazione sulla prevenzione. Inoltre, l’impresa sanzionata non potrà più contrattare con la pubblica amministrazione per tutto l’arco temporale del provvedimento di sospensione.
Inasprimento delle sanzioni in caso di violazione delle norme
Nel caso di gravi violazioni sulla tutela della salute e della sicurezza del lavoratore, è prevista, come testé accennato, la sospensione dell’attività imprenditoriale, per il ripristino della quale dovrà essere corrisposta una sanzione pecuniaria aggiuntiva, di importo a seconda della gravità della sanzione stessa, nonché il regolare ripristino delle regolari condizioni lavorative. Tale importo sarà raddoppiato in caso di recidiva del provvedimento di sospensione nei cinque anni precedenti.
Coordinamento dei controlli
Sarà compito dell’INL – Ispettorato Nazionale del Lavoro – vigilare negli ambiti della salute e sicurezza del lavoro.
Più ispettori e più tecnologie
Sarà aumentato l’organico dell’INL per il quale è prevista l’assunzione di 1.024 ispettori del lavoro che saranno dotati di strumentazione informatica necessaria a svolgere l’attività di vigilanza, per un costo di 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/’23.
Per l’attività di vigilanza è previsto, inoltre, l’aumento di personale dell’Arma dei Carabinieri (da 570 a 660 unità dal 1° gennaio 2022) che vigilera’ sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Prevenzione nei luoghi di lavoro
Maggiore condivisione dei dati del Sistema Informativo Nuove misure governative per tutela salute lavoratori attraverso il rafforzamento della banca dati dell’INAIL per la prevenzione nei luoghi di lavoro. Gli addetti alla vigilanza dovranno aggiornare la banca dati dedicata alle sanzioni applicate sui luoghi di lavoro. Le Aziende sanitarie locali e l’Ispettorato nazionale del lavoro dovranno essere aggiornati dall’INAIL sui dati delle aziende assicurate e sugli infortuni denunciati.
Le novità sul fisco
A causa degli effetti negativi sull’economia derivanti dall’emergenza Covid-19, il Governo ha messo in atto alcune norme per la tutela dei contribuenti maggiormente in difficoltà.
Il decreto prevede il differimento rate delle definizioni agevolate dei carichi affidati alla riscossione (cosiddetti “rottamazione-ter” e “saldo e stralcio”) originariamente in scadenza a decorrere dal 2020. In particolare, potranno essere versate entro il 30 novembre 2021 le rate in scadenza nel 2020 e in scadenza dal 28 febbraio al 31 luglio 2021.
Viene prolungato a 150 giorni dalla notifica, in luogo di 60, il termine per l’adempimento spontaneo delle cartelle di pagamento notificate dal primo settembre al 31 dicembre 2021. Fino allo scadere del termine dei 150 giorni non saranno dovuti interessi di mora e l’agente della riscossione non potrà agire per il recupero del debito.
Per i piani di rateizzazione già in essere prima dell’inizio del periodo di sospensione della riscossione, viene esteso da 10 a 18 il numero delle rate che, se non pagate, determinano la decadenza dalla rateizzazione concessa.
Sono previsti alcuni correttivi alla disciplina al credito di imposta in Ricerca e Sviluppo al fine di superare alcune incertezze interpretative connesse all’originaria formulazione della misura. Inoltre sono previste semplificazioni della disciplina della patent box.