Parte l’assegno unico e universale, istituito in attuazione della delega conferita al Governo ai sensi della legge 1° aprile 2021, n. 46 (decreto legislativo – esame definitivo).
Roma, 24 dicembre 2021 – Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via definitiva, il decreto legislativo che istituisce l’assegno unico e universale, in base alla proposta fatta dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti; dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando, e del Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco.
Il beneficio economico mensile
Tale decreto introduce un beneficio economico mensile ai nuclei familiari secondo la condizione economica del nucleo, sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).
I beneficiari dell’assegno unico e universale
L’assegno è riconosciuto ai nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico e decorre dal settimo mese di gravidanza. È inoltre riconosciuto a ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, in presenza di una delle seguenti condizioni: se il figlio maggiorenne a carico frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea o svolga un tirocinio, ovvero un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro o sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o svolga il servizio civile universale.
L’importo dell’assegno
Per circa la metà delle famiglie italiane (fino a 15.000 euro di ISEE) è pari a 175 euro mensili per il primo e secondo figlio e 260 dal terzo in poi.
Le maggiorazioni dell’assegno
Sono previste maggiorazioni per ciascun figlio minorenne con disabilità, per ciascun figlio maggiorenne con disabilità fino al ventunesimo anno di età, per le madri di età inferiore a 21 anni, per i nuclei familiari con quattro o più figli, e per i nuclei con secondo percettore di reddito.
A chi è riconosciuto l’assegno
L’assegno, in primo luogo, è riconosciuto, senza limiti di età, a ciascun figlio con disabilità. Quindi anche ai figli disabili maggiorenni.
Per i figli disabili tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è stata incrementata da 50 euro mensili a 80 euro mensili. È previsto che i genitori di figli disabili con più di 21 anni, pur percependo l’assegno, potranno continuare a fruire della detrazione fiscale per figli a carico.
Modalità presentazione istanza per ricevere l’assegno
La domanda per il riconoscimento dell’assegno, che ha validità annuale, va pertanto rinnovata ogni anno, potrà essere presentata a decorrere dal 1° gennaio 2022. La presentazione della domanda avviene in modalità telematica all’INPS ovvero presso gli istituti di patronato.
L’assegno unico e universale è congiunto al reddito di cittadinanza
Per i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza, l’assegno unico e universale è corrisposto d’ufficio congiuntamente con il Reddito di cittadinanza e secondo le modalità di erogazione di quest’ultimo, sottraendo la quota prevista per i figli minori. Il pagamento dell’assegno è corrisposto da marzo di ogni anno fino al febbraio dell’anno successivo.