Importante intervento di antibracconaggio messo a segno dalla Polizia provinciale di Bergamo, nella Valle della Presolana, a tutela della fauna selvatica locale.
Bergamo, 2 aprile 2022 – La zona oggetto dell’attività antibracconaggio si trova nel territorio di Oltressenda Alta, e ha interessato, in particolare, le località Valzurio, Spinelli, Fondra e i prati del Moschel, luoghi frequentatissimi e amati da molti escursionisti perché collocati in un ambiente naturale di grande bellezza ai piedi del versante nord della regina delle Orobie, la Presolana.
Appostamenti, servizi di osservazione e controllo del territorio
In tali luoghi, dopo un anno e mezzo di indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo, non pochi appostamenti e servizi di osservazione e controllo del territorio, sono stati effettuati in tre distinte operazioni antibracconaggio nell’arco di poche settimane, culminate con una serie di perquisizioni locali disposte dalla Procura ed eseguite dagli uomini del nucleo ittico-venatorio di Via Tasso.
Il materiale sequestrato
Complessivamente sono state rinvenute e poste sotto sequestro quattro armi di cui una carabina di grosso calibro: tre delle quattro armi risultavano detenute illegalmente e in particolare una di queste, un fucile a canna liscia calibro 12 con canne mozze, è risultata essere già oggetto di furto. Sono state altresì rinvenute centinaia di munizioni, tra le quali cartucce a palla e a pallettoni – tutte illegalmente detenute – polvere da sparo per il confezionamento di munizioni, una balestra da caccia con ottica di puntamento e visore notturno un faro alogeno e carne di selvaggina congelata.
I soggetti coinvolti privi di licenza di caccia
Quattro sono i soggetti coinvolti, tutti residenti in zona, nessuno dei quali è risultato in possesso della licenza di caccia né dei titoli necessari per la detenzione di armi e munizioni, alcune delle quali sono state rinvenute smontate e occultate in tubi in plastica all’interno degli edifici rurali nella disponibilità degli indagati.
I vari reati a cui devono rispondere i bracconieri
Numerosi i reati per i quali i quattro sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria e dei quali dovranno rispondere in concorso tra loro: si va dal porto abusivo di arma da fuoco, alla detenzione illegale di armi e munizioni, alla ricettazione di arma rubata, alterazione di armi, porto abusivo di oggetti da punta e da taglio atti ad offendere, esplosioni pericolose in centro abitato, caccia in periodo di divieto generale e con mezzi non consentiti oltre a numerosi illeciti amministrativi per la mancanza di qualsivoglia titolo autorizzativo necessario per praticare l’attività venatoria.