Un piano urbano che prevede interventi infrastrutturali per la mobilità, con l’obiettivo di preservare la città dal traffico caotico causato da veicoli privati.
Bergamo, 12 aprile 2022 – Palazzo Frizzoni sta per approvare, dopo due anni dalla sua adozione e dopo circa un anno dalla raccolta delle osservazioni, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, lo strumento che definisce lo scenario infrastrutturale e strategico della mobilità in città per i prossimi dieci anni e che approderà domani in Commissione consiliare: tre i passaggi in terza commissione, rispettivamente il 12, il 20 e il 27 aprile, per consentire la presentazione dei contenuti e delle risposte alle osservazioni ricevute. Successivamente il PUMS sarà discusso in Consiglio Comunale, sede nel quale è prevista la sua definitiva approvazione.
Cos’è lo “shift modale“
Tra gli obiettivi principali del Piano vi è l’integrazione delle scelte di mobilità con quelle territoriali e ambientali, puntando molto sul cosiddetto “shift modale”, l’interscambio e sul miglioramento della qualità dello spazio pubblico della città. Il tutto con uno sguardo decennale, che guarda al 2030. Secondo le simulazioni effettuate, se venissero realizzate tutte le politiche di mobilità del PUMS, i passeggeri del Trasporto Pubblico Locale aumenterebbero del 21% e il TPL aumenterebbe del 40% la sua quota di shift modale, il numero di km percorsi da veicoli ad alimentazione convenzionale scenderebbe del -22,9%, gli spostamenti interni potrebbero ridursi del -10%, il numero degli stalli di sosta per interscambio esterni aumentano del 97% e aumenterebbero quelli a tutela dei residenti che il Comune prevede di realizzare.