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Palazzo frizzoni fa sapere che è  inapplicabile la norma parlamentare relativa alla proroga sulle autorizzazioni Dehors, scadute lo scorso 31 marzo.

Bergamo, 30 maggio 2022 – Il Comune di Bergamo non darà esecuzione al recente provvedimento del Parlamento che ha prorogato d’ufficio, fino al 30 settembre, seppur a pagamento, tutte le autorizzazioni per l’allestimento di dehors su suolo pubblico concesse durante il periodo pandemico, dalla primavera del 2020 al marzo di quest’anno.

Incongruenze della  norma parlamentare

Secondo l’Amministrazione comunale, la norma presenterebbe incongruenze, che la rendono inapplicabile per due ragioni: la prima è che l’autorizzazione non è prorogabile in quanto le concessioni accordate durante il “periodo Covid” sono tutte scadute lo scorso 31 marzo. Tant’è che dal mese di aprile il Comune ha attivato circa 240 nuovi permessi di occupazione suolo pubblico. Quindi, riportare in vita, dopo più di due mesi, le concessioni del periodo della pandemia è contrario alla logica e al diritto, ovvero non fattibile. In secondo luogo perché la “proroga” approvata dal Parlamento prevede comunque il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico (mentre nei due anni precedenti il Governo aveva disposto la gratuità). Ciò richiede una concertazione con gli uffici comunali che a sua volta contrasta con il principio della “proroga automatica”.

La decisione del Comune di Bergamo

Il Comune di Bergamo ha quindi ribadito le proprie linee di indirizzo, sancite già lo scorso 2 dicembre con un provvedimento della Giunta, in una delibera approvata lo scorso giovedì. Sono pertanto valide esclusivamente le nuove autorizzazioni rinnovate presso gli uffici, nelle ultime settimane, e restano vigenti le disposizioni che hanno ridotto gli spazi concedibili in alcune piazze e strade cittadine, come stabilito e reso noto nei mesi scorsi.

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