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Gori: “Attivare progetti di cooperazione tra i due Comuni con le risorse che l’Italia ha destinato al sostegno dell’Ucraina” 

Bergamo, 23 giugno 2022 – Le città di Bergamo e Bucha sono ufficialmente “gemelle”: la sottoscrizione del protocollo è avvenuta nel primo pomeriggio di oggi, con i sindaci Gori e Fedoruk che hanno siglato un accordo di collaborazione e partnership per i prossimi tre anni.

Due giorni molto intensi vissuti dal sindaco di Bergamo

La firma è arrivata alla conclusione dei due giorni di visita di Gori in Ucraina, sostenuta dal Consiglio Comunale di Bergamo con voto unanime. Due giorni molto intensi, iniziati ieri con la visita all’asilo Arcobaleno, distrutto dalle truppe russe e alla chiesa di S. Andrea Apostolo (dove sono ricordate le 460 vittime dell’occupazione) e proseguiti con incontri organizzati da Fedoruk e il governatore dell’Oblast’ di Kiev, Kuleba.

Consulenza piani urbanistici per la ricostruzione della città

Gori ha annunciato che, su richiesta del sindaco Fedoruk, proverà a coinvolgere l’Ordine degli Architetti di Bergamo in attività di consulenza sui piani urbanistici che accompagneranno la fase di ricostruzione della città. Nella giornata di oggi, il primo cittadino di Bergamo ha incontrato, sempre accompagnato dal Presidente onorario di CESVI Maurizio Carrara, anche il giovane ministro delle finanze Sergii Marchenko e il sindaco di Kiev e coordinatore dell’associazione dei comuni ucraini Vitaly Klitschko, ex campione mondiale dei pesi massimi di boxe, con il quale ha avuto un colloquio di oltre un’ora: hanno parlato soprattutto della guerra in corso, rispetto alla quale il sindaco di Kiev ha sostenuto con forza la necessità di opporre resistenza alla volontà imperialistica del regime russo e l’importanza del concreto sostegno da parte dell’Italia e dell’Unione Europea, oltre che dell’importanza di attivare progetti di cooperazione tra città. Gori ha ipotizzato il coinvolgimento di una rete di comuni, imprese e soggetti del terzo settore a supporto delle città ucraine, per favorire la ricostruzione e la ripartenza delle attività economiche, culturali e sociali.

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