Il vice-presidente russo Dmitri Medvedev festeggia su Telegram le dimissioni di Mario Draghi e di Boris Johnson commentando: “Gli amici dell’Ucraina se ne vanno. Chi sarà il prossimo?”
Il segretario del PD Letta dichiara: “Vogliamo capire se dietro le scelte e gli atteggiamenti della Lega c’è la Russia di Putin.”
Bergamo, 19 agosto 2022 – Dmitri Medvedev (in foto) in un suo messaggio su ‘Telegram’ scrive: “Alle urne vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche chiamarli a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità. I voti degli elettori sono una potente leva di influenza.”
Le reazioni di alcuni leader politici in Italia
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio (in foto), leader di Ic, ha reagito così alle parole di Dmitri Medvedev: “ I partiti che hanno fatto cadere il Governo Draghi non hanno protestato per le ingerenze del vicepresidente russo. Quest’ultimo, sulle Elezioni in Italia, interviene nuovamente a gamba tesa su questioni di politica interna, questa volta, dando anche un’indicazione di voto. Le forze politiche italiane prendano le distanze in maniera netta, senza alcuna timidezza, dalla propaganda russa.”
Enrico Letta (in foto), segretario del Partito Democratico all’Assemblea Nazionale della Coldiretti ha dichiarato: “Sono passate 5 ore e ancora non sappiamo nulla di cosa pensano Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Berlusconi delle parole di Medvedev sulle elezioni e su chi sosteneva lealmente il governo draghi. Vogliamo sapere se è stato Putin a fare cadere il Governo Draghi. Le rivelazioni che sono uscite sui legami tra Salvini e la Russia di Putin – ha proseguito – sono inquietanti. Questa campagna elettorale inizia nel modo peggiore perché c’è una chiarissima macchia su questa vicenda e noi chiediamo la verità: vogliamo sapere se è stato Putin a far cadere il Governo Draghi, se coloro che l’hanno fatto cadere lo hanno fatto su mandato di una potenza straniera che oggi aggredisce e rispetto alla quale noi non possiamo avere buoni rapporti. Salvini ha fatto una dichiarazione – ha aggiunto – che non solo non è una smentita, ma è una dichiarazione che conferma tutti i suoi legami oscuri con Putin e con la Russia. Porteremo al Copasir, faremo interrogazioni, chiediamo che il governo risponda e vogliamo capire se dietro le scelte e gli atteggiamenti della lega c’è la Russia di Putin. Se così fosse sarebbe di una gravità senza fine,” ha concluso il segretario del PD.
Il commento della destra sovranista
Intanto Giorgia Meloni (in foto), di Fratelli d’Italia, incita i suoi elettori al Presidenzialismo: “Il Presidenzialismo – commenta la leader di FdI – può rendere “Autorevole, forte, stabile e molto più competitiva la Nazione, mentre il Pd lo considera un pericolo per la democrazia. E gli italiani sceglieranno.” Anche Lega e Forza Italia sono d’accordo con la leader della destra sovranista.
Ma vediamo più da vicino cos’è il Presidenzialismo
E’ una forma di governo appartenente alla democrazia rappresentativa, in cui il potere esecutivo non si concentra nel Governo, come nelle forme Parlamentari, bensì nel Presidente che è, contemporaneamente, il capo dello Stato e il capo del governo. Essendo eletto direttamente dai cittadini a capo di Stato non ha bisogno di voto di fiducia parlamentare, perché, avendo già ottenuto il voto della maggioranza degli elettori, non ha bisogno della fiducia dei loro rappresentanti. Rispetto ai suoi ministri, il Presidente ha una netta superiorità, avendo ottenuto la legittimazione attraverso il voto. Gustavo Zagrebelsky, giurista e accademico italiano, giudice costituzionale dal 1995 al 2004 e presidente della Corte costituzionale nel 2004, ha detto: “Il presidenzialismo, un pericolo per questa Italia.”
Il potenziale pericolo del Presidenzialismo
Ma il Presidenzialismo, in vigore attualmente in vari Paesi del globo, è sotto gli occhi di tutti: Cina, Russia, Corea del Nord, repubblica islamica dell’Iran non conoscono né diritti umani, né stampa libera (soggetta al presidente, come avveniva in Italia nel periodo del fascismo) e il potere è nelle mani di una sola persona. Anche nell’Occidente, il Presidenzialismo, ha dato qualche serio problema a una grande nazione come gli Stati Uniti con l’amministrazione di Donald Trump. Ancora peggio la presidenza della Federazione russa, dove Putin e i suoi oligarchi hanno invaso con la forza l’Ucraina, senza alcuna opposizione politica interna, causando stragi sia di soldati sia di civili e radendo al suolo intere città. I cittadini russi che protestavano contro la guerra, nelle principali città, sono stati presi a manganellate dalla polizia e messa in galera. Ma la cosa che preoccupa di più e fa stare col fiato sospeso il mondo intero è la minaccia che tali oligarchi hanno indirizzato all’occidente, ovvero dell’uso di armi nucleari. Insomma un Presidente come Putin, che può avere disturbi di natura psichiatrica, possiede le chiavi della valigetta che può innescare esplosioni nucleari con missili intercontinentali a lunga gittata, che farebbero intervenire la Nato e provocare la distruzione del mondo intero.
La Repubblica parlamentare italiana
Nel nostro Paese ciò non potrebbe accadere né ora né mai , in quanto vige un sistema parlamentare, nel quale, gli organi costituzionali sono tutti vincolati gli uni agli altri, senza che qualcuno di essi possa avere il potere assoluto di decidere la dichiarazione di guerra a un’altra nazione. Il presidente del Consiglio dei ministri, incaricato dal presidente della Repubblica, riceve la fiducia dai membri che formano la maggioranza del Parlamento (costituito da due Camere) e governa indisturbato finché dura tale fiducia. Il capo del Governo ha poteri esecutivi (ovvero di fare eseguire le leggi) ma i suoi poteri sono limitati e dipendono del Parlamento che fa le leggi. Il capo dello Stato (Presidente della Repubblica parlamentare) ha funzioni di garante della Costituzione e rappresenta lo Stato, nomina il premier e promulga le leggi.