Si è concluso l’iter di assegnazione della ex casa del custode dell’acquedotto sullo spalto di San Michele, lungo le Mura Veneziane, a pochi passi da Porta Sant’Agostino.
Bergamo, 20 ottobre 2022 – Ad aggiudicarsi il bando, voluto dal Comune di Bergamo, è stato il “Bar Flora“, che si affaccia su piazza Vecchia, nel centro di Città Alta.
All’operatore spettano gli oneri di sistemazione dell’edificio
L’edificio in questione, di circa 95 metri quadrati, con una terrazza esterna di 300 e uno spazio dehor di altri 150 è di proprietà comunale, per risanare il quale occorrono interventi manutentivi di risanamento dal costo stimato in 160 mila euro, tra impermeabilizzazione della copertura, risanamento degli intonaci interni ed esterni, dei serramenti e del portoncino d’ingresso, adeguamento dell’impianto termico ed elettrico e isolamento termico del pavimento.
Relazioni con il terzo settore
Il progetto vincitore intratterrà relazioni con il quartiere e il territorio, prevedendo collaborazioni con soggetti del terzo settore come l’Orto Sociale – sito sotto porta San Giacomo – e il carcere di Bergamo, con il quale Flora ha già avviato forme di cooperazione da tempo. La proposta assolve anche alla necessità di creare nella casa del Custode – in posizione strategica per quel che riguarda l’accesso a Città Alta – un punto che funga da vetrina per la città nell’ambito della Capitale della Cultura 2023, ipotizzando uno spazio che possa accogliere cittadini e visitatori, contribuendo a indirizzarli e informarli sulle attività e su tutto ciò che la città ha da offrire lungo l’arco del 2023. Infine, il progetto prevede anche collaborazioni per la realizzazione di eventi e percorsi enogastronomici, nell’ambito del riconoscimento di Bergamo Città Creativa UNESCO per la Gastronomia.
“Si concretizza così un progetto – commenta Roberto Amaddeo (in foto), consigliere delegato per Città Alta – che l’Amministrazione inseguiva da tempo per valorizzare al meglio una parte importante del percorso delle Mura patrimonio Unesco. La casa del Custode, insieme alle attività del Parco Sant’Agostino e a quella prevista nel giardino dell’Accademia Carrara – prosegue – saranno i tre vertici di un triangolo dell’accoglienza, non solo della somministrazione, che porterà servizi all’Università e alla città per 12 mesi. Un percorso reso agibile anche alle persone disabili – aggiunge – grazie ai recenti interventi dì pedonalizzazione dell’anello delle Mura. La prospettiva di una Città Alta sempre meno aperta al traffico delle auto si sposa perfettamente con questo tipo di iniziative,” conclude crude Roberto Amaddeo.