Tavolo tecnico convocato dalla Provincia per un confronto con il territorio finalizzato alla programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2023/’24.
Bergamo, 21 ottobre 2023 – Il tavolo tecnico era composto da Ufficio scolastico provinciale, sindacati di categoria, associazioni datoriali, Camera di Commercio, Fondazione ITS, Università, Dirigenti Centri provinciali degli adulti e Istituzioni formative per consentire e condividere un importante provvedimento di pianificazione dell’istruzione e formazione bergamasca che è in capo alla Provincia. Nel corso dell’incontro sono stati presentati il report sull’andamento delle iscrizioni e l’analisi occupazionale (realizzata in collaborazione con l’Osservatorio del Mercato del lavoro della Provincia) e la proposta di dimensionamento/offerta formativa per il prossimo anno scolastico.
Report iscrizioni e analisi occupazionale
I dati sulle iscrizioni al primo anno delle scuole superiori statali e istituzioni formative sono aggiornati allo scorso febbraio e riguardano la scelta di 11.329 ragazzi per l’anno scolastico appena iniziato. Il confronto con l’anno 2021/2022 indica un aumento dei percorsi professionali (+14,55%) trainato principalmente dagli indirizzi Servizi commerciali, Industria e artigianato per il made in italy e Manutenzione e assistenza tecnica; un leggero aumento degli indirizzi tecnici (1,58%) e un calo sia nei licei che nei percorsi di istruzione e formazione professionale, anche se in entrambi i casi con significative differenze tra i vari indirizzi. Tra i licei lo scientifico mantiene il suo primato per il numero dei sui iscritti, in particolare l’indirizzo scienze applicate.
Analisi occupazionale post studi
L’analisi occupazionale si è concentrata sugli studenti che hanno terminato gli studi negli ultimi 3 anni scolastici 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021.
Per quanto riguarda le istituzioni scolastiche, la percentuale di ragazzi che ha trovato un lavoro al termine della scuola è circa il 49% (13096), di cui circa il 68% ancora attivi al 08/07/2022, data ultima di rilevazione. Il 40% (5221) di coloro che ha trovato occupazione (13096) proviene da un percorso tecnico, il 32% (4169) da percorsi liceali, il 22% (2885) da percorsi professionali ed il restante 6% (821) dai percorsi IeFP. Tra i tipi di contratto maggiormente stipulati nella prima occupazione domina il tempo determinato con il 38%; il confronto tra la prima e l’ultima occupazione tuttavia vede un consistente incremento del tempo indeterminato (+96%) Il tempo di attesa della prima occupazione dal diploma/qualifica è inferiore a 6 mesi per poco più della metà dei ragazzi.
I diplomati delle Istituzioni formative
Nelle istituzioni formative i qualificati sono 5721 nel triennio considerato, di cui circa il 53% (3060) ha proseguito con il 4° anno di studio, il restante 2661 (circa il 47%) ha concluso il percorso al 3° anno, dei 2661 circa l’86% (2279) ha trovato almeno un’occupazione. I diplomati delle Istituzioni formative sono 3434 di cui circa il 70% (2402) ha trovato almeno un’occupazione.
Prevalenza di contratti a tempo determinato
I tipi di contratto e i tempi di attesa non si discostano dalle istituzioni scolastiche: anche qui per il primo impiego la prevalenza è il tempo determinato con notevole incremento dell’indeterminato se si confrontano prima e ultima occupazione, e anche in questo caso poco più del 50% ha atteso meno di 6 mesi per trovare lavoro.
Dimensionamento e offerta formativa
Ogni anno la Provincia è tenuta ad emanare il Piano di programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa, che contiene in particolare decisioni in merito al dimensionamento e agli indirizzi dei percorsi di istruzione e formazione.
Sotto il profilo del dimensionamento (cioè l’eventuale accorpamento di istituti comprensivi che non raggiungono un numero minimo di iscrizioni) il nuovo piano provinciale 2023/’24 non prevede novità, dal momento che restano in vigore le deroghe già attive per il corrente anno scolastico.
Calo demografico
Tuttavia è molto alta l’attenzione della Provincia sul calo demografico e sulle possibili conseguenze per alcune scuole nei prossimi anni; un fenomeno che riguarda anche alcune realtà private, in particolare scuole dell’infanzia, che pur essendo l’unica realtà nel proprio Comune rischiano di trovarsi in difficoltà.
La dichiarazione
“E’ un tema che stiamo seguendo molto da vicino, cercando di anticipare i tempi e le possibili soluzioni – commenta il consigliere Umberto Valois (in foto) – nei mesi scorsi abbiamo inviato una lettera ad alcuni Sindaci e rispettivi Dirigenti degli istituti comprensivi per segnalare situazioni di calo degli iscritti che devono essere tenute sotto controllo. La Provincia è a disposizione per un confronto e un supporto – prosegue – al fine di scongiurare il sottodimensionamento.”