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Madre e figlia ricoverate in ospedale per avere inalato monossido di carbonio sprigionatosi da un braciere lasciato acceso di notte per riscaldarsi.

Bergamo, 24 ottobre 2022 – I costi dell’energia sono arrivati alle stelle e qualcuno, per il riscaldarsi, tenta il risparmio usando il sistema della nonna: il braciere. Ma occorre fare molta attenzione a non inalare il monossido di carbonio che si sprigiona dai tizzoni ardenti, in particolare nelle ore notturne. E’ buona norma, prima di andare a letto spegnere il carbone acceso, coprendolo con la cenere, e fare arieggiare bene i locali dove si dorme.

Intossicate dal monossido di carbonio sprigionatosi dal braciere

Tale sistema però non è stato messo in atto, ieri notte, da una madre 47enne e dalla figlia 16enne, abitanti a Lallio, in via S. Bernardino, che sono rimaste intossicate dal monossido di carbonio sprigionatosi dal braciere lasciato acceso durante la notte.

Trattamento con ossigenoterapia nella camera iperbarica

Le due donne sono state soccorse e trasportate all’ospedale di Zingonia, dove sono state, immediatamente, trattate con ossigenoterapia nella camera iperbarica. Le loro condizioni non destano preoccupazione.

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