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L’Università degli studi di Bergamo rafforza la collaborazione col la locale casa circondariale di via Gleno e avvia il Polo universitario penitenziario.

Bergamo, 15 novembre 2022 – Da oggi anche l’Università degli studi di Bergamo potrà vantare il Polo universitario penitenziario, ossia mettendo in atto una serie di servizi specificamente rivolti a studenti reclusi, a seguito di un provvedimento dell’autorità giudiziaria. L’iniziativa si pone l’obiettivo di superare le barriere che la detenzione inevitabilmente genera durante la frequenza universitaria.

La dichiarazione del Rettore

Tale iniziativa rappresenta una delle prime iniziative a cui il magnifico Rettore, Prof. Sergio Cavalieri (in foto), aveva posato lo sguardo fin dall’inizio del suo mandato: “La creazione del Polo universitario presenta indubbiamente un alto valore sociale e proietta l’Università di Bergamo fra quei pochi Atenei – 24 ad oggi – che offrono tali servizi. Entrerà così nella Conferenza Nazionale dei Poli Universitari Penitenziari (Cnupp), nata nel 2018 e negli anni divenuta centro di riferimento anche per tutte le attività riguardanti ricerca e terza missione in tema di carcere. Si tratta dunque di un’importante formalizzazione – prosegue il Rettore – che valorizza l’oramai trentennale impegno dell’Università in questo ambito con numerose attività realizzate in istituto, laboratori di didattica, seminari, convegni, rappresentazioni teatrali, caratterizzando in senso sociale il nostro impegno sul territorio,”conclude Sergio Cavalieri.

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