Richiesta avanzata da Palazzo Frizzoni al Pirellone, nelle scorse settimane, per rinforzare il servizio taxi in città.
Bergamo, 26 novembre 2022 – Il Comune di Bergamo ha chiesto a Regione Lombardia di attivarsi, per quanto di sua competenza, in modo da poter rilasciare 40 nuove licenze per Taxi, vista la crescita della domanda anche in concomitanza con la ripresa robusta dei flussi di visitatori, ma anche raccogliendo il grido d’allarme dello stesso CO.TA.BE., (Consorzio Tassisti Art. Bergamo) che nelle scorse settimane ha evidenziato la difficoltà di garantire un servizio di alta qualità per via dei ranghi ridotti della categoria.
Adeguamento degli standard del servizio taxi
Il Comune di Bergamo cerca, quindi, di adeguare gli standard del servizio a quelli di una città che, nel corso degli anni, è molto cambiata, con un aumento del turismo di oltre il +60% rispetto al 2014, ma anche con un incremento degli eventi e degli appuntamenti di respiro nazionale e internazionale, elementi che hanno messo in evidenza i limiti dell’attuale rete Taxi della città. L’Amministrazione, poi, mira a rinforzare il parco taxi circolante in vista dell’appuntamento 2023 con la Capitale della Cultura, iniziativa in vista della quale l’Amministrazione prevede un incremento della mobilità urbana e dei flussi di visitatori. Uno “Stress Test” è stato rappresentato anche dall’ultima Assemblea Nazionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, che ha attirato alla Fiera di via Lunga oltre 4000 persone al giorno e che ha mostrato i limiti quantitativi del servizio taxi in città.
Regione Lombardia rimanda la decisione
Alla richiesta del Comune non è seguito ancora un parere positivo da parte di Regione Lombardia, che, invece, rimanda la decisione sull’incremento delle licenze e a un futuro studio nazionale sui fabbisogni dei Comuni per quel che riguarda l’adeguamento del servizio TAXI. Tempi, pertanto, non conciliabili con le necessità del capoluogo orobico e con l’allarme lanciato dal Comitato Taxi Bergamo.
La dichiarazione di Zenoni
“La necessità è quella di una risposta celere alla nostra richiesta – sottolinea Stefano Zenoni (in foto) assessore alla Mobilità Urbana – soprattutto in considerazione dell’appuntamento 2023 con la Capitale Italiana della Cultura, manifestazione di livello nazionale e che certamente mette Bergamo e la Lombardia al centro dell’attenzione del Paese. Pur capendo la riflessione generale di Regione Lombardia – prosegue – la risposta non può essere subordinata a tempi tecnici così lunghi come quelli previsti dal futuro studio nazionale sui fabbisogni di tutti i Comuni. La nostra città aspetta un adeguamento del numero di licenze da tempo – aggiunge l’assessore – e ha bisogno di avere il via a questa operazione il prima possibile per presentarsi al meglio con l’appuntamento della Capitale della Cultura 2023. Siamo disponibili – conclude Stefano Zenoni – a valutare anche altre soluzioni che possano incrementare l’offerta di trasporto pubblico non di linea nella nostra città, ma è necessario che si attivi un confronto con Regione Lombardia.”
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