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Aperta una nuova sede dei Servizi sociali e demografici del Comune nel quartiere di Celadina, in via Pizzo Tre Signori – 2.

Bergamo, 25 gennaio 2023 – Dal 1° febbraio, gli sportelli dei Servizi sociali e demografici saranno aperti a disposizione dei cittadini, aggiungendosi agli altri già operativi, da tempo, in diversi quartieri della città (Colognola, Grumello al Piano, Lazzaretto, Redona, Loreto).

Ecco i numeri dell’accesso ai servizi sociali

I dati del 2022, relativi all’accesso ai servizi offerti nelle sedi decentrate, dimostrano l’apprezzamento dei cittadini verso questa possibilità a loro offerta: 1.498 le persone che si sono rivolte ai servizi sociali e 8.650 carte d’identità elettroniche emesse.

Servizi offerti dallo sportello di Celadina

Lo sportello decentrato di Celadina, così come gli altri sportelli decentrati di servizio sociale del Comune di Bergamo, offre informazioni ai cittadini che manifestano bisogni sociali, orientandoli verso l’offerta sociale, socio-assistenziale e sanitaria del territorio di Bergamo. Tale sportello, costituisce il primo filtro per l’accesso ai Servizi Sociali comunali attraverso i colloqui con le assistenti sociali del segretariato sociale professionale. 

Composizione dei professionisti dello sportello

L’équipe professionale della sede decentrata è composta da un operatore di sportello, costantemente aggiornato rispetto alle unità di offerta sociale e socio-sanitaria della città, un assistente sociale che effettua colloqui di valutazione e presa in carico di nuclei che presentano fragilità sociali emergenti o percettori di Reddito di cittadinanza, una figura educativa a supporto delle progettualità personalizzate dei nuclei familiari seguiti dal decentramento. 

La dichiarazione

Lo scopo del decentramento – spiega Marcella Messina (in foto), assessora alle Politiche sociali – è quello di portare ancor più vicino al cittadino funzioni di informazione, consulenza e accoglienza, attraverso l’attivazione di un modello integrato tra i servizi del Comune, la rete territoriale di assistenza, le reti sociali, i contesti di appartenenza delle situazioni stesse, dentro una logica di coordinamento dell’attività e di sussidiarietà degli interventi. Ogni nuovo sportello decentrato rappresenta, infatti, una tappa significativa nel processo di decentramento e nella creazione di presidi di prossimità – prosegue – previsto dal nuovo modello di welfare sociale che pone sempre più al centro il cittadino e i suoi bisogni. In quest’ottica, le sedi decentrate assolvono prima di tutto il compito di essere luoghi accoglienti in cui le famiglie e le persone di ogni età possono trovare ascolto, orientamento, accompagnamento nei momenti di difficoltà – aggiunge – ma sono anche un importante osservatorio delle dinamiche sociali e delle richieste della cittadinanza utili per orientare la programmazione futura dei servizi,” conclude Marcella Messina.

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