SHARE

L’Università di Bergamo in sinergia con le imprese locali per sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori alla scelta di percorsi tecnico-scientifici. 

Bergamo, 10 febbraio 2023 – L’obiettivo di UniBgirls & STEM, nel corso dell’incontro che si è tenuto quest’oggi nell’Aula Magna di Sant’Agostino, in Città Alta, è stato quello di avvicinare le ragazze ai percorsi di studio universitari tecnico-scientifici e contribuire a scardinare alcuni pregiudizi e stereotipi di genere che ancora condizionano la scelta del percorso di studi. Presenti all’incontro oltre 250 fra studentesse e studenti, provenienti dagli istituti tecnici e licei di Bergamo e Provincia.  Ad accoglierli il Rettore, Prof. Sergio Cavalieri, la Prorettrice al welfare e allo sviluppo sostenibile, Prof.ssa Annalisa Cristini, la Direttrice del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate, Prof.ssa Giovanna Barigozzi e la Delegata dal Rettore ai rapporti con le scuole, orientamento in ingresso e in itinere, Prof.ssa Federica Origo.

Le discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics)

Le discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) sono sempre più importanti per affrontare le grandi sfide che il mondo sta attraversando, ma in questi campi mancano figure professionali e, in Italia come nella maggior parte dei Paesi, le donne sono decisamente sottorappresentate. Solo il 24,9% dei laureati (25-34enni) ha una laurea STEM in Italia (Dati 2020, Rapporto ISTAT) e gli uomini sono il doppio delle donne: fra gli uomini ha una laurea STEM un laureato su tre (36,8%), fra le donne una laureata su sei (17%). I dati sulle immatricolazioni ci dicono che la presenza femminile nei percorsi STEM tende ad aumentare, ma il gender gap non diminuisce: nell’a.a. 2020/2021 le donne immatricolate in percorsi STEM sono il 21%, mentre gli uomini sono sempre il doppio, il 42% (Rapporto AlmaLaurea).

Crescente richiesta di giovani talenti nei settori STEM

Presenti all’incontro anche i rappresentanti di Brembo, Orobix, Radici Group, Sangalli e Tenaris Dalmine che hanno affermato la crescente richiesta di giovani talenti nei settori STEM, che il mercato non riesce a soddisfare e l’attenzione delle aziende al tema della parità di genere è resa difficoltosa dal numero troppo basso di laureate in questo ambito.

La dichiarazione 

“L’immagine dell’ingegnere che lavora da solo davanti al suo computer – spiega la Prof.ssa Federica Origo, Delegata dal Rettore ai rapporti con le scuole, orientamento in ingresso e in itinere – è uno stereotipo ormai superato. Oggi, più che mai, le aziende hanno bisogno di competenze sempre più articolate: oltre alle competenze più strettamente tecniche e scientifiche (incluse le competenze digitali e le nuove competenze per la transizione ecologica), contano moltissimo le cosiddette soft skills, come le capacità comunicative o saper lavorare in team. Questo – continua – apre tante opportunità interessanti di lavoro e carriera per le ragazze che vogliono intraprendere un percorso di studi in ambito STEM.”

LASCIA UN COMMENTO