Chiuderà alla fine del mese il centro vaccinale allestito all’esterno dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, a gennaio 2022, destinato, inizialmente, alle sole vaccinazioni anti Covid19.
Bergamo, 19 aprile 2023 – L’attività del centro vaccinale, nel corso dei mesi, si è estesa anche ad altre prestazioni vaccinali, come i vaccini antinfluenzale, anti Herpes Zoster, anti Papilloma Virus, oltre che per il vaiolo delle scimmie e vari tipi di pneumococco e meningococco.
Per i vaccini anti Herpes Zoster e Papilloma Virus sono ancora attive le campagne vaccinali rivolte a specifiche coorti di cittadini che risiedono nel territorio di competenza della ASST Papa Giovanni XXIII. Fino a fine mese le giovani donne nate tra il 1998 e il 2005 hanno l’opportunità di ricevere gratuitamente la vaccinazione contro il Papilloma Virus (HPV), mentre i nati negli anni dal 1952 al 1958, uomini e donne, possono vaccinarsi contro l’Herpes Zoster. Prenotazioni ancora aperte online all’indirizzo www.asst-pg23.it/2023/03/papilloma-virus-herpes-zoster-campagne-vaccinali-dedicate-specifiche-classi-deta
Questi sono i numeri delle vaccinazioni
Durante i 16 mesi di attività del centro sono state somministrate 120.000 dosi di vaccino anti Covid-19 (su un totale di oltre 650.000 dosi di vaccino anti Covid-19 erogate complessivamente dalla ASST Papa Giovanni XXIII) e 18.000 dosi di altri tipi di vaccino, per un totale di oltre 138.000 somministrazioni. Nel periodo di massima attività ben 13 linee vaccinali hanno lavorato in contemporanea, con un picco giornaliero di 2.851 somministrazioni.
Il settimo centro vaccinale allestito dall’ospedale Papa Giovanni XXIII
Il centro vaccinale allestito nei pressi del Pronto Soccorso è stato il settimo che la ASST Papa Giovanni XXIII ha predisposto sul territorio di propria competenza, con un uso modulare e flessibile degli spazi via via disponibili durante la campagna vaccinale anti Covid-19. Prima di questo centro le attività vaccinali si sono svolte al Presidio medico avanzato alla Fiera di Bergamo, nel Centro prelievi e nel foyer dell’Auditorium Lucio Parenzan dell’Ospedale Papa Giovanni, al palazzetto dello sport di Zogno, all’Ospedale di San Giovanni Bianco, al palazzetto dello sport di Sant’Omobono Terme e nella sede del Centro Servizi di Zogno.
hotspot disbrigo pratiche per l’assistenza sanitaria ai profughi ucraini
Il centro vaccinale in via di chiusura ha funzionato anche come hotspot per il disbrigo delle pratiche legate all’assistenza sanitaria per i profughi provenienti dall’Ucraina. In totale sono transitate dal centro circa 1.800 persone.
Dal mese di maggio l’attività vaccinale della ASST Papa Giovanni XXIII proseguirà nei centri vaccinali attivi sul territorio: in particolare nelle Case di Comunità di Borgo Palazzo, Villa d’Almè e Sant’Omobono Terme, e nella sede distrettuale di Zogno. Informazioni aggiornate sulle vaccinazioni sono sempre disponibili sul sito internet della ASST Papa Giovanni XXIII, all’indirizzo web www.asst-
Dosi di vaccino somministrate
(periodo di riferimento: 11 gennaio 2022 – 17 aprile 2023)
Tipologia di vaccino | Dosi somministrate |
Covid-19 | 120.860 |
Herpes Zoster | 4.027 |
Antinfluenzale | 12.054 |
Pneumococco | 967 |
Meningococco A | 64 |
Meningococco C | 64 |
Meningococco W135 | 64 |
Meningococco Y | 64 |
Papilloma Virus umano | 286 |
Vaiolo delle scimmie | 374 |
TOTALE | 138.824 |
La dichiarazione
“La chiusura di questo centro vaccinale, che abbiamo fortemente voluto per assicurare un hub vaccinale in città dopo la riconsegna degli spazi alla Fiera di Bergamo – ha dichiarato Maria Beatrice Stasi (in foto), Direttore Generale della ASST Papa Giovanni XXIII – ci riporta inevitabilmente con il pensiero ad alcuni dei momenti più difficili della lotta al Coronavirus. Da allora tanta strada è stata fatta ed è anche grazie allo straordinario lavoro che è stato svolto in questo centro che siamo tornati gradualmente ad una situazione di normalità. Voglio ringraziare tutti i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, il personale tecnico e amministrativo – prosegue Stasi – la cui dedizione e professionalità hanno garantito ancora una volta il buon funzionamento di una macchina estremamente complessa, senza scordare il contributo fondamentale arrivato dai volontari della Protezione civile e da quelli delle associazioni attive in ospedale, che si sono riorganizzate per esserci dove c’era più bisogno.”