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La Polizia di Stato esegue otto arresti per aggressioni e minacce tra sinti  nelle provincie di Monza, Milano, Varese e Modena.

Bergamo, 27 aprile 2023 – Nella notte scorsa, la locale Squadra Mobile, con l’ausilio di altro personale della Questura di Bergamo, del Commissariato di Treviglio, delle Questure di Milano, Monza Brianza, Modena, Varese, del Commissariato di Busto Arsizio ed equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine per la Lombardia, ha dato esecuzione a un’ordinanza del Gip del Tribunale di Bergamo, applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, emessa nei confronti di alcuni componenti di una famiglia di giostrai di etnia “sinti”, stanziata tra la Lombardia e il Lazio, giudicati responsabili, a vario titolo, dei reati di rapina, ricettazione, lesioni aggravate e danneggiamento, mentre una donna di 34 anni è stata raggiunta, dalla stessa misura, presso il carcere di Rebibbia (RM), dove è detenuta per altri motivi.

Aggression nel bar “Cavour” a Treviglio

A seguito della grave aggressione, messa in atto da un gruppo di persone, nella mattinata del 21 luglio 2022, all’interno del bar “Cavour” di Treviglio (BG), che avevano fatto irruzione provocando danni materiali al locale, asportando denaro in contante, un telefonino cellulare e cagionando lesioni ai titolari e al loro nipote di 14 anni, che aveva riportato la rottura del setto nasale, la Squadra Mobile della Questura di Bergamo, coadiuvata da personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Treviglio (BG), ha intrapreso un’intensa attività investigativa volta ad identificare i responsabili  che, nel pomeriggio successivo, si erano resi responsabili di un ulteriore episodio di violenza ai danni del caravan del fratello della titolare del bar “Cavour”,  a  Caravaggio (BG). 

La motivazione delle aggressioni

Dalle prime indagini, condotte dalle forze dell’ordine, è emerso che il movente di tali aggressioni era da collegarsi a questioni economiche legate alla separazione di una coppia di coniugi, di etnia “sinti”, appartenente a famiglie in contrasto tra loro. 

In tale contesto intimidatorio anche un soggetto appartenente alla famiglia dei responsabili dell’irruzione era stato, a sua volta, oggetto di minacce mediante l’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo della sua casa mobile, sita in un campo nomadi di Monza (MB).

I contrasti tra le due famiglie erano poi proseguiti anche tramite piattaforme “social” con la pubblicazione di alcuni video in cui il fratello della titolare del bar “Cavour” veniva pesantemente minacciato da un soggetto appartenente alla famiglia degli aggressori, il quale veniva individuato dagli inquirenti, assieme agli autori delle  minacce e dell’istruzione nel succitato locale pubblico.

Perquisizioni personali e sequestro di una pistola

A carico dei soggetti in questione, autori delle aggressioni, nel mese di agosto dello scorso anno, erano state eseguite delle perquisizioni personali e nelle loro abitazioni, durante le quali si è proceduto al sequestro di una pistola semiautomatica Browning calibro 6,35 e vari telefoni cellulari sui quali, a seguito di analisi forensi, sono stati riscontrati precisi e puntuali elementi di responsabilità nei confronti di nove soggetti di un’unica famiglia, otto uomini e una donna, di età compresa tra i 33 e i 73 anni. 

Nella foto: la pistola sequestrata dalla Polizia ai sinti.

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