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Terrorismo Jihadista: la Polizia di Stato esegue un fermo di un minore bergamasco, di origini straniere, sostenitore dell’Isis.

Bergamo, 30 maggio 2023 – Lo scorso 26 maggio, agenti della Digos di Bergamo, Brescia e del Servizio per il Contrasto all’Estremismo e al Terrorismo Esterno della D.C.P.P., ha eseguito un fermo disposto dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Brescia e convalidato dal GIP del Tribunale per i Minorenni il 29 maggio scorso, nei confronti di un minore, cittadino italiano di origine straniera, residente in provincia di Bergamo, indagato per associazione con finalità di terrorismo, addestramento, apologia ed istigazione a delinquere aggravate.

Pubblicava sui social  video di propaganda jihadista

Il monitoraggio del giovane è iniziato a seguito del suo rapido processo di radicalizzazione violenta ed alla pubblicazione sui social di video di propaganda jihadista riconducibili all’ISIS: l’attività investigativa, svolta anche con i contribuiti del comparto Intelligence, e delle forze di polizia straniere, ha fatto emergere l’appartenenza del minore ad una rete di giovani internauti sostenitori del Daesh, presenti in diversi Paesi d’Europa e d’America, molti dei quali tratti in arresto nelle scorse settimane. 

Trovato in possesso di numeroso materiale riconducibili allo Stato Islamico

Pare che il giovane, in seguito al succitato rapido processo di radicalizzazione, era pronto a passare all’azione elaborando il progetto di un attentato incendiario nella zona in cui vive; il minore è stato inoltre trovato in possesso di numerosissimi contenuti riconducibili allo Stato Islamico, tra cui video di esecuzioni e manuali relativi alle armi ed al confezionamento di ordigni, che diffondeva anche sulla rete, esortando gli altri giovani internauti a passare all’azione.

Principio di presunzione d’innocenza

Il  minorenne, però,  prima di essere condannato per i reati che gli sono stati attribuiti, dev’essere giudicato da un tribunale, con sentenza definitiva, in quanto nei Paesi democratici, come il nostro, vige il principio di presunzione d’innocenza.

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