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Sgominata organizzazione  di stranieri che vendeva patenti false. Coinvolte anche due agenzie bergamasche di pratiche automobilistiche. L’operazione è stata denominata “Trasformers”.

Bergamo,  10 novembre 2023 – Dopo un’intensa attività d’indagine, coordinata dalla Procura di Bergamo,  la Polizia stradale ha sgominata  un’organizzazione criminale, dedita alla vendita di patenti guida false. Si tratta di 15 persone, delle quali 4 finite in carcere e le altre ai domiciliari, che dovranno rispondere di associazione a delinquere con finalità di falso, sostituzione di persona, falsa attestazione a pubblici ufficiali sull’identità, contraffazione di documenti e falso ideologico di attestazioni nelle relazioni mediche.

Composizione dell’organizzazione

L’organizzazione era composta da elementi di nazionalità  eterogenea: pakistani, egiziani, indiani e agiva nella Bergamasca e in altre province del centro e del nord Italia come Arezzo, Como, Treviso, Brescia, Varese Como, Sondrio, Milano , Novara e Firenze, ed era capeggiata da un pakistano con precedenti per sostituzione di persona.

Metodi adottati dall’organizzazione criminale 

Gli inquirenti della Polizia stradale hanno spiegato il modus agenti ed operandi dell’organizzazione criminale: gli esami per il conseguimento della patente alla Motorizzazione avvenivano in modo fittizio, ovvero attraverso candidati molto preparati per affrontare l’esame che sostituivano quelli reali con documenti contraffatti nelle foto. Una volta conseguita la patente falsa, il candidato reale inoltrata denuncia per smarrimento entro della patente e nel giorno di una settimana gli veniva sostituita con quella vera. Un altro metodo messo in atto dall’organizzazione era quello usato a Brescia, ossia attraverso microcamera, e ricetrasmittenti distribuiti ai concorrenti che venivano contattati da un suggeritore al momento degli esami.

I complici bergamaschi

Complici anche un’autoscuola e un’agenzia di pratiche automobilistiche della Bergamasca che avevano il compito di espletare la documentazione necessaria per la presentazione agli esami guida dei candidati, ai quali veniva chiesta una provvigione che si aggirava intorno ai duemila euro se avveniva il suggerimento da remoto; ai quattromila euro se invece l’esame avveniva tramite sostituzione di persona. 

Le indagini 

Tutto è  partito da alcuni documenti falsi trovati dalla polizia locale, lo scorso anno, lasciati da uno dei candidati sul tavolo delle agenzie coinvolte.

Il blitz della Polizia di Stato

Così sono scattati gli appostamenti fuori da queste ultime, in cui avveniva un andirivieni di extracomunitari, e attraverso  intercettazioni ambientali eseguite nelle macchine degli indagati, la Polizia di Stato e la Stradale hanno eseguito un blitz, che ha portato ai provvedimenti di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari. 

L’allarme lanciato dalla Polizia di Stato

La polizia di Stato ha lanciato l’allarme sulla pericolosità  di alcuni automobilisti che circolano sulle strade della Bergamasca con patenti false.

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