Svolta nelle indagini di Rosanna Aber precipitata dalla finestra: fu omicidio, arrestata la domestica ucraina.
Bergamo, 15 novembre 2023 – La 77enne cadde dal quarto piano della sua abitazione di Colognola. All’inizio sembrò un suicidio, ma in seguito, attraverso accurate indagini condotte dalla Squadra Mobile di Bergamo, si è scoperto che la colf, di nazionalità ucraina, aveva prelevato 2 mila euro con il suo bamcomat.
La custodia cautelare in carcere della colf
Nella mattinata odierna la Squadra Mobile della Questura di Bergamo ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della donna Ucraina, residente in Provincia di Bergamo, accusata di indebito utilizzo di carta bancomat e omicidio di Rosanna Aber, avvenuto a Bergamo il 22 aprile 2022. Le indagini sono partite immediatamente a seguito dell’evento mortale causato da una precipitazione della vittima dalla finestra della sua stanza da letto, posta al 4 piano di uno stabile al civico 1 di via Einstein, in Colognola, inizialmente catalogato come potenziale suicidio.
Il sopralluogo della Polizia
Da subito, anche a seguito di un accurato sopralluogo effettuato da personale specializzato della Polizia di Stato, sono emersi dubbi sulla ricostruzione del fatto, basato inizialmente su alcune testimonianze e sulla versione data dalla domestica della vittima, unica presente nell’appartamento al momento del fatto.
Le contraddizioni della domestica
Le indagini subito avviate hanno permesso di evidenziare diverse contraddizioni su quanto dichiarato dalla domestica e, soprattutto, hanno fatto emergere il fatto che la vittima, nella giornata del suo omicidio, aveva scoperto che la donna che l’aiutava per le faccende domestiche, le aveva rubato il bancomat e fatto prelievi per un valore di 2000 euro.
La refurtiva del furto impiegata nelle macchinette VLT
Le attività tecniche e scientifiche della Polizia di Stato hanno portato ad appurare, con certezza, che il furto del bancomat e i prelievi effettuati erano stati posti in essere dalla signora Ucraina, la quale poi aveva speso la somma della refurtiva nelle macchinette VLT in alcuni bar cittadini.
Esclusione dell’ipotesi di evento accidentale
Le articolate indagini, svolte dalla Squadra Mobile di Bergamo, hanno consentito di accertare l’assenza di qualsiasi intento di suicidio della vittima, che non aveva mai manifestato alcuna intenzione di questo genere e che, poco prima di tornare a casa – dove, pochi minuti prima, sarebbe precipitata dalla finestra della sua camera da letto – si era recata presso un’agenzia di viaggi per il saldo di un viaggio all’estero che avrebbe dovuto intraprendere a breve. Gli accertamenti svolti, anche con l’ausilio del Gabinetto di Polizia Scientifica di Milano, hanno inoltre consentito di escludere, con certezza, anche l’ipotesi di un evento accidentale. Innumerevoli sono risultate, invece, le contraddizioni nella ricostruzione del fatto fornita dall’indagata.
Misura cautelare di custodia in carcere
Sulla scorta di tutti gli elementi raccolti nel corso delle investigazioni – che hanno consentito una compiuta ricostruzione della tragica vicenda – e a fronte della sussistenza di concrete ed attuali esigenze cautelari, è stata richiesta dalla locale Procura della Repubblica l’applicazione all’indagata della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bergamo ed eseguita in data odierna.